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A Ballotta non va giù l’atteggiamento dell’Inter contro la Lazio: “Poteva fermarsi, senza infierire”

La vittoria dei nerazzurri all’Olimpico è stata tanto esaltante quanto umiliante per i biancocelesti. L’ex portiere: Il calcio è anche così, spietato… ma bisogna fare attenzione perché tutti ricordano tutto”.
A cura di Maurizio De Santis
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Marco Ballotta, ex portiere di Lazio e Inter, non usa giri di parole per accusare i nerazzurri di aver fatto i maramaldi contro un avversario già al tappeto e nonostante un risultato già chiuso. I sei ceffoni presi dai capitolini all'Olimpico sono stati un colpo tremendo, una batosta che ha frenato la striscia di risultati della squadra di Baroni e, viste le proporzioni, un po' l'ha dimensionata. Può essere un trauma oppure stimolare voglia di riscatto immediato, fatto sta che certe cose lasciano un segno e non si dimenticano.

Anzi, all'ex estremo difensore proprio non va giù il comportamento della formazione di Simone Inzaghi, lo spiega nell'intervento al sito lalazio.com: "L'Inter poteva comportarsi in modo diverso, senza infierire su un avversario che era in difficoltà. A mente fredda, potevano anche fermarsi e gestire meglio la partita. Tanto ormai era chiusa e il risultato era al sicuro". Basta questa frase per chiarire le altre riflessioni al riguardo che sono tutte dello stesso tenore.

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Quesitone di cultura calcistica, in altri Paesi – in Inghilterra, per esempio – rallentare e fermarsi viene considerato come un atto di poco rispetto nei confronti della squadra che va sotto con parziali pesanti sul groppone. Continuare a fare gioco e a cercare il gol fa parte della competizione. Altro è abbandonarsi a comportamenti che vanno oltre e sforano in gesti sleali, ineleganti e poco eleganti. Ma lo 0-6 inflitto ai biancocelesti non è apparso viziato da una determinazione del genere, semmai dalla voglia di lanciare un segnale prepotente al campionato, ai critici, alla stessa Lazio che – in virtù del filotto di vittorie – aveva scalato la classifica e le mancava l'acuto proprio contro i nerazzurri per salire ancor un po' di più, quasi vicino alla vetta.

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Marco Ballotta, però, è di parere differente. "Capisco che nel calcio quando si gioca non si fanno tanti ragionamenti – ha aggiunto Ballotta – e che, soprattutto quando sei attaccante, non pensi a tante cose e nemmeno ti fermi. Non segnavano da tempo e hanno provato a sfruttare l'occasione. Thuram c'è l'ha fatta, Lautaro Martinez no. Succede che quando non vai in gol da diverso tempo e hai l’occasione, ci provi. Però il calcio è anche così, spietato… ma bisogna fare attenzione". Cosa vuol dire? "Tutti ricordano tutto. Dovesse capitare una situazione al contrario credo che i calciatori della Lazio ricorderanno cosa è accaduto quella sera".

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