Com’era e cosa è rimasto del calcio della Germania Est dopo la caduta del Muro di Berlino
Il 9 novembre 1989 cadde il Muro di Berlino. Quel giorno fu scritta la storia. Quasi un anno dopo si riunificò ufficialmente la Germania. E finì di fatto il calcio della Germania Est, che produsse tante squadre di calcio di buon livello, qualche eccellente giocatore e una nazionale che conquistò quattro medaglie Olimpiche (una d'oro) e che si qualificò per un solo Mondiale, quello organizzato dalla Germania Ovest.
La vittoria della Germania Est su quella dell’Ovest
Il calcio non era lo sport in cui eccelleva la Germania Est, che conquistò oltre 400 medaglie d’ore alle Olimpiadi estive (oggi è poco fuori la top ten attuale, e gli ultimi Giochi a cui ha preso parte sono quelli del 1988), ma il calcio era uno degli sport più amati. La nazionale della Germania Est riuscì a qualificarsi solo ai Mondiali del 1974, quelli che organizzò e vinse la Germania Ovest, che nella finalissima batté 2-1 la meravigliosa Olanda di Cruyff. La nazionale che divenne campione, quella dei miti Sepp Maier, Beckenbauer e Gerd Muller, perse una partita nella fase a gironi, la perse con la nazionale dell’Est, la decise un gol di Jurgen Sparwasser, una mezzala di talento che vinse poi una Coppa Uefa con il Magdeburgo noto anche per il suo taglio di capelli stile Beatles. Anni dopo Sparwasser disse: "Dicono che sono stati ricoperto di soldi, ma non è vero, sono solo leggende". Quel Mondiale la DDR lo chiuse nella seconda fase, ko con Brasile e Olanda e pari con l’Argentina.
Le big del calcio della DDR
La Dinamo Berlino vinse 10 campionati, molti crearono tantissime polemiche, per via di arbitraggi estremamente favorevoli, la Dinamo Dresda 8. Sono state queste le squadre più vincenti nel campionato della Germania Est. L’ultimo titolo lo vinse l’Hansa Rostock, nella stagione 1990-1991. Tante squadre italiane hanno avuto modo di giocare nella Repubblica Democratica Tedesca. E gli appassionati meno giovani e quelli più esperti ricordano match contro il Karl Mark Stadt o la Lokomotiv Lipsia.
Sammer e Ulf Kirsten
Oltre a Sparwasser tra i grandi del calcio della Germania Est vanno citati Joachim Streich, il più grande bomber dell’Oberliga, il talentuoso Peter Ducke e i giocatori Andreas Thom, Matthias Sammer e Ulf Kirsten, che hanno giocato con la nazionale dell’Est e poi anche quella della Germania unificata. Sammer è stato Pallone d’Oro, ha vinto la Champions con il Borussia Dortmund e ha avuto un passaggio non fortunato all’Inter, mentre Kirsten è stato un centravanti implacabile.
La triste storia di Lutz Eigendorf
E un discorso a parte lo merita invece Lutz Eigendorf un centrocampista che dopo aver giocato per cinque stagioni con la Dinamo Berlino decise di fuggire dall’altra parte del Muro. Era sempre rischioso fare questo. Lui osò, non portò con sé la moglie, che fu costretta poi a sposare un’agente della Stasi. Ebbe tanti problemi all’Ovest, oltre a una squalifica, continuò la sua carriera, morì in uno strano incidente stradale nel 1983. Anni dopo, quando furono aperti gli archivi della Stasi si scoprì che alcuni agenti gli iniettarono un mix di veleni e sonniferi e dopo averlo fatto lo costrinsero a guidare.
Lipsia (grazie alla Red Bull) e Union Berlino in Bundesliga
Quando la Germania si unificò anche a livello calcistico fu deciso di creare un unico campionato. Solo due squadre dell’Est ripartirono dalla Bundesliga. E anche per questo molte compagine storiche sono finite poi nelle categorie minori. Lipsia ha di nuovo una squadra, è una delle più forti, è di proprietà della Red Bull, e anche quest’anno gioca la Champions. E da quest’anno nel massimo campionato c’è anche l’Union Berlino, squadra storica, che la scorsa settimana ha vinto il sentitissimo derby con l’Hertha.