Boxe, il pugile russo Maxim Dadashev morto a 28 anni
Il mondo della boxe piange la morte del pugile russo Maxim Dadashev, che aveva solo 28 anni. Dadashev ha perso la vita per le conseguenze delle ferite rimediate durante l'incontro di venerdì scorso con Subriel Matias dei superleggeri Ibf a Oxon Hill nel Maryland. Il combattimento era stato sospeso al termine dell'undicesima ripresa, l'incontro era stato fermato dall'allenatore del pugile russo, Buddy McGirt. Dadashev è stato subito ricoverato in ospedale con un'emorragia cerebrale e dopo essere stato operato d'urgenza era stato messo in coma farmacologico. Nelle ultime ore c'è stato un veloce peggioramento delle sue condizioni e poche ore fa Dadashev è morto.

Fatale il combattimento con Subriel Matias
Dadashev era stato operato per un ematoma subdurale dopo la sconfitta per ko subita venerdì scorso per mano del portoricano Subriel Matias nel Maryland a Oxon Hill. Maxim Dadashev si era sentito male dopo il combattimento, era stato subito portato in ospedale dov'era stato operato immediatamente prima di essere messo in coma farmacologico. Una crisi cardiaca avrebbe provocato la morte del pugile russo. Sono oltre 500 i pugili che hanno perso la vita dopo un incontro, l'ultimo era stato il messicano Oscar Gonzalez, che morì lo scorso febbraio. Ora purtroppo all'elenco si aggiunge Dadashev.
La carriera di Maxim Dadashev
Maxim Dadashev era nato a San Pietroburgo nel settembre del 1990, anni fa si era trasferito in California, sposato e padre di un bambino era un pugile in ascesa e all'incontro con Matias era arrivato con 13 vittorie in 13 combattimenti. Soprannominato ‘Max Max' era considerato una delle stelle del futuro della boxe, aveva sconfitto anche due ex campioni del mondo come Darleys Perez e Antonio DeMarco. L'incontro con Matias, l'ultimo della sua carriera, avrebbe designato lo sfidante del campione mondiale IBF Josh Taylor.