Vanessa Bryant, sì all’accordo per chiudere la causa sull’incidente in cui morirono Kobe e Gianna
La vedova di Kobe Bryant Vanessa e gli altri parenti delle vittime del terribile incidente in elicottero del gennaio 2020 in cui morirono 7 persone tra cui la leggenda del basket e sua figlia Gianna hanno deciso di risolvere la causa contro il pilota e i proprietari del mezzo. È stato presentato martedì infatti un avviso di accordo raggiunto con un giudice federale a Los Angeles, anche se non sono stati resi noti i dettagli dello stesso. Se l'accordo dovesse essere approvato dal Tribunale, si chiuderebbe la causa per negligenza e omicidio colposo.
Kobe Bryant, la figlia 13enne Gianna e altri sei passeggeri il 26 gennaio 2020 stavano volando a bordo di un elicottero partito da Orange County per recarsi ad un torneo di basket presso la sua Mamba Sports Academy nella Ventura County. A causa di una fitta nebbia a nord di Los Angeles, con il mezzo che dopo essere stato portato quasi oltre le nuvole dal pilota Ara Zobayan, dopo una brusca virata precipitò sulle colline di Calabasas uccidendo sul colpo tutte e 9 le persone a bordo, prima che le fiamme inghiottissero il relitto. Così persero la vita oltre alla leggenda del basket, e alla sua bambina, anche l'allenatore di baseball dell'Orange Coast College John Altobelli, sua moglie Keri e la loro figlia Alyssa, Christina Mauser, che ha aiutato Kobe ad allenare la squadra di basket di sua figlia, Sarah Chester e sua figlia Payton
Dopo le prime indagini sull'accaduto il National Transportation Safety Board (agenzia investigativa indipendente del Governo degli Stati Uniti che indaga ed emette rapporti sugli incidenti relativi a aeroplani, navi, treni, oleodotti e gasdotti) ha sottolineato gli errori del pilota alla base dell'incidente, evidenziando le sue presunte manovre sbagliate. Zobayan infatti avrebbe volato quasi alla cieca, prima di perdere il controllo del mezzo. Dito puntato anche contro la Island Express Helicopters Inc., ovvero la società proprietaria dell'elicottero per cui lavorava il pilota, per revisione e supervisione inadeguate delle questioni di sicurezza.
Grazie all'accordo raggiunto dunque si potrebbe chiudere l'azione legale contro Island Express Helicopters Inc e il suo proprietario Island Express Holding Corp per non aver addestrato adeguatamente il pilota, che dal canto suo avrebbe dovuto interrompere il volo, rivelandosi invece negligente nel dirigersi verso la nebbia. La stessa IEH aveva negato ogni responsabilità, sottolineando come l'incidente fosse stato una tragica fatalità. L'accordo transattivo, secondo le indiscrezioni, non includerebbe la causa contro il governo federale.