Un super Paul George rovina il ritorno di CP3: i Clippers battono i Suns nei playoff NBA
Mai dare per morti questi Clippers, soprattutto quando sono sotto 2-0 in una serie Playoff. Esattamente come avvenuto contro Dallas e contro Utah nei due turni precedenti, la franchigia di L.A. reagisce alla grande proprio nel momento peggiore e accorcia le distanze contro i Suns grazie al 106-92 casalingo che interrompe la striscia di 9 vittorie consecutive di Phoenix in questa post-season. Un successo arrivato grazie a un super Paul George, che non tira benissimo dal campo (9/26 con 3/11 dall'arco) ma segna 27 punti, cattura 15 rimbalzi e regala 8 assist in una partita totale condita dal buzzer-beater sulla sirena del terzo quarto che avrà poi un effetto devastante sulle speranze di Chris Paul, rientrato proprio per gara 3, e compagni.
Phoenix incappa, complice la grande difesa degli esterni di Tyronn Lue tra i quali spicca Patrick Beverley, in una serata da 35/90 al tiro e appena 10/32 da tre, con Devin Booker condizionato anche dalla maschera per la frattura riportata in gara 2 che sbaglia 16 dei 21 tiri presi. Non fa meglio CP3, che chiude con 5/19. I Clippers sono partiti meglio nel primo quarto, complice l'ennesimo aggiustamento di Lue che ha retrocesso in panchina Morris e inserito Terance Mann in quintetto per tornare a un assetto small con 4 tiratori più Ivica Zubac come unico lungo (migliore dei suoi nel plus/minus, + 28), salvo vedere i Suns riemergere e impattare la partita sul finire del secondo.
L'equilibrio si è definitivamente rotto nel terzo parziale, vinto dai padroni di casa per 34-21 grazie anche a un uragano che dal 53-50 Suns li ha visti andare avanti fino al 56-71 nel giro di 7 minuti, con un break di 21-3 guidato da Reggie Jackson (23 punti), lo stesso Mann e ovviamente "PG", che ha poi definitivamente spezzato le gambe alla squadra di Williams con la tripla sulla sirena del quarto. Il tentativo di rimonta dei Suns si è spinto fino al -6, ma ancora Beverley in difesa, e Jackson e PG dalla lunetta hanno ricacciato definitivamente indietro gli ospiti chiudendo la gara, vanificando le buone giocate di un DeAndre Ayton ancora una volta positivo (18 punti e 9 rimbalzi) ma troppo solo per portare a casa la vittoria.
L'ex Pacers chiude la sedicesima partita di fila ad almeno 20 punti – attuale striscia più lunga in NBA – e si dimostra ancora una volta totalmente rinato e pronto a guidare la squadra anche in assenza di Kawhi Leonard, out per un problema ai legamenti del ginocchio e destinato molto probabilmente a non rientrare più nella serie. I due liberi sbagliati nel finale di gara 2, dei quali tanto si è parlato, sono stati un incidente di percorso in una post-season che ci ha restituito un grande giocatore al meglio della forma, non solo fisica ma anche psicologica, ben lontano dagli spettri della bolla di Orlando, nella quale lui stesso aveva confidato di aver sofferto di attacchi di panico e di seri disturbi depressivi.
Nella notte tra sabato e domenica, alle 3:00, si giocherà la decisiva gara 4, coi Clippers sicuri di poter ribaltare l'ennesima serie e i Suns desiderosi di archiviare la pratica per poi chiuderla definitivamente davanti al loro pubblico. CP3 sogna le prime Finals della carriera, PG non vede l'ora di scippargliele e mettere la ciliegina sulla torta alla sua "revenge-season".