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Tifoso va alla partita con un cane truccato da Pikachu: lo inquadrano in TV e si becca una multa

Un cagnolino colorato di giallo con striature rosse ha fatto capolino sugli spalti, e non è sfuggito alle telecamere. Il proprietario è stato multato.
A cura di Marco Beltrami
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Sugli spalti e sulle tribune degli stadi e degli impianti che ospitano i più importanti eventi sportivi ormai si trova di tutto. Difficile però non stupirsi per quanto accaduto in occasione dell'ultimo match casalingo dei Miami Heat, squadra di basket che milita in NBA. Alla FTX Arena infatti è spuntato un cagnolino di colore giallo con delle sfumature rosse.

Impossibile non notare quella piccola macchia di colore a ridosso del campo di gioco. Mentre le telecamere inquadravano i protagonisti dell'incontro, è stato immortalato a più riprese quell'esemplare di pomerania (un volpino che prende il suo nome dalla omonima regione europea) colorato di un acceso giallo, con tanto di orecchie nere e striature rosse ai lati del muso. Il cane seduto sulle gambe del suo proprietario, non poteva passare inosservato sia ai presenti che ai tantissimi telespettatori.

Evidente la somiglianza cromatica tra questo cagnolino e Pikachu, ovvero il più celebre dei Pokemon (creatura immaginaria nata e sviluppata in Giappone), protagonista oltre che di videogiochi anche di anime, film, manga, libri, giocattoli e gadget. E infatti Erik Torres, il proprietario dell'animale di nome Zsa Zsa ha dichiarato: "Ha fatto la storia della NBA perché nessuno ha mai visto un cane Pikachu seduto accanto a un giocatore NBA prima d'ora". Questa iniziativa però gli è costata non solo critiche feroci, ma anche provvedimenti da parte delle autorità.

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L'uomo è finito nell'occhio del ciclone per la curiosa tintura a cui ha sottoposto il suo cane. Basti pensare che, come evidenziato da NBC 6, Torres era finito nel mirino della Miami-Dade Animal Services, organizzazione che si occupa della protezione degli animali, proteggendoli anche da episodi di crudeltà e maltrattamenti, già prima della vetrina NBA. L'uomo è il proprietario di un popolare negozio di cuccioli, sottoposto ad un'ispezione già il 21 dicembre. Kathleen Labrada, vicedirettore di Miami-Dade Animal Services ha infatti dichiarato: "Pikachu era nel negozio. C'era un membro dello staff che teneva il cane in grembo. Abbiamo ottenuto una fotografia in quel momento. È illegale per qualsiasi persona possedere, vendere o trasferire in altro modo all'interno della contea qualsiasi coniglio o altro animale tinto o colorato artificialmente".

L'organizzazione ha dichiarato di aver emesso ben 16 citazioni contro l'attività World Famous Puppies, ultima quella per Pikachu, da quando hanno ottenuto la licenza nel marzo 2021. Molte di queste derivanti dai reclami dei clienti per l'acquisto di cani rivelatisi poi malati. Labrada ha voluto chiarire: "Nessun animale dovrebbe essere tinto, indipendentemente dal fatto che ci sia un'ordinanza che lo proibisca o meno. Non hai davvero alcuna garanzia o assicurazione che le sostanze chimiche che stanno mettendo sul tuo animale domestico siano sicure".

Torres dal canto suo si è difeso, spiegando di aver voluto colorare il suo Pomerania, perché la figlia è una grande fan dei Pokemon e le ha voluto fare un regalo. Dal suo punto di vista, il cagnolino è assolutamente al sicuro perché la tintura non è dannosa, e potrebbe addirittura essere mangiata: "Non ho intenzione di scusarmi, perché alla fine sapevo esattamente cosa stavo facendo Ho fatto i compiti, ho fatto le mie ricerche e sapevo che in nessun modo o forma ciò avrebbe influenzato il mio animale, il mio cane. Il pelo sta crescendo e, come puoi vedere, non c'è irritazione sulla pelle. Viviamo in un paese libero, e se si sentono in un certo modo, possono andare avanti e fare ricerche, proprio come ho fatto io, e capire cosa è successo e da dove proviene questo colorante".

In tanti, animalisti e non, hanno alzato la voce chiedendo provvedimenti esemplari nei suoi confronti quando le immagini di Pikachu al match dei Miami Heat sono finite sul web e sui social. Torres che ha contestato tutte le accuse, spiegando di fare il massimo per mantenere in buona salute i suoi animali (il volpino è di famiglia e non destinato alla vendita), dovrà però fare i conti con una multa di 200 dollari (circa 190 euro). Un provvedimento però che l'uomo vuole impugnare, presentando un ricorso ufficiale. Nel frattempo per rivedere Zsa Zsa con il suo colore originale bisognerà aspettare 6 mesi, quando il suo pelo ricrescerà completamente

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