Thomas Ceccon premiato con il bronzo ai Mondiali, poi il dietrofront: “Scusate, abbiamo sbagliato”
Si chiude con il botto il Mondiale di nuoto per la rappresentativa italiana. I successi dell'ultima giornata di gare hanno permesso agli azzurri di far registrare il record di medaglie, ben 9, nelle competizioni iridate. Emozioni forti nella vasca di Budapest, con Paltrinieri e la staffetta mista che hanno conquistato due eccezionali ori. Faceva parte del quartetto italiano anche Thomas Ceccon, già vincitore dell'oro nei 100 metri dorso con tanto di record mondiale. Il 21enne prima di scendere in acqua con i suoi tre compagni si era ritrovato sul podio per festeggiare il bronzo ottenuto nei 50 metri dorso. Le cose poi hanno preso una piega inaspettata.
La prova dei 50 dorso è stata letteralmente rocambolesca. A trionfare in acqua è stato lo statunitense Justin Ress che aveva vinto in 24″12, mettendosi alle spalle il connazionale Armstrong e il polacco Masiuk. Niente podio purtroppo per Ceccon, protagonista non della sua miglior gara. Proprio durante l'intervista TV dopo la prova però ecco il colpo di scena: Ress è stato squalificato per una presunta irregolarità: l'essersi completamente sommerso all'arrivo al traguardo. Una situazione che inevitabilmente ha fatto scalare tutti di un posto in classifica, con Ceccon che si è ritrovato terzo.
Grande fair play da parte del nuotatore italiano che ha dichiarato di sentirsi comunque quarto, pur intenzionato a celebrare la medaglia. Ed ecco quindi la premiazione con tanto di medaglia al collo e successive foto di rito con gli altri due colleghi. Tutto finito? Non proprio visto che dopo la vittoria della staffetta mista, è arrivata la doccia fredda. Gli Stati Uniti hanno presentato ricorso per il verdetto su Ress, arrivato con il "Var", ottenendo il risultato sperato. La FINA, ha dato loro ragione, ritenendo dopo aver rivisto ancora una volta le immagini, entro i 15 metri la subacquea di Ress.
A quel punto ecco il clamoroso dietrofront, con tanto di richiesta a Ceccon di lasciare la sua medaglia, con la prospettiva di rifare la celebrazione. Come riportato nel sito della Federazione Italiana Nuoto, la delegazione azzurra, ha chiesto spiegazioni ma non è formalizzabile un ricorso che abbia oggetto la gara di un atleta di una nazionale diversa dalla propria. Ufficiale dunque il quarto posto di Ceccon, con una decisione che ha sollevato non poche polemiche. Proprio sul sito della FIN infatti si legge: "Grottesco se non fossimo a un mondiale; se fosse una scenetta di una sit-com farebbe anche ridere".