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Terremoto in casa Celtics: il presidente Danny Ainge si dimette, coach Stevens promosso GM

In casa Celtics c’è fretta di costruire nuove basi per riportare in alto la franchigia. Danny Ainge rassegnerà le dimissioni nelle prossime ore, al suo posto probabile la promozione di Brad Stevens che lascerebbe quindi la panchina dopo 8 stagioni, tante annate promettenti mai coronate dal raggiungimento delle Finals.
A cura di Luca Mazzella
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Non sono passate nemmeno 24 ore dalla prevedibile eliminazione subita dai Brooklyn Nets al primo turno di Playoffs della Eastern Conference (un 4-1 scontato e paradossalmente arrivato in modo anche più dignitoso di quanto la differenza tra i roster lasciasse presagire) e a Boston, nel modo più inatteso possibile, inizia la rivoluzione. È notizia di questi minuti infatti, come riportato dagli insider americani Adrian Wojnarowski e Shams Charania, che l'attuale "President of basketball operations" Danny Ainge, in carica da 18 anni, avrebbe rassegnato le sue dimissioni dall'incarico, con conseguente promozione di coach Brad Stevens al ruolo di GM e "Head of basketball operations".

Stevens, nelle 8 stagioni alla guida di Boston, ha chiuso con un record di 354 vittorie e 282 sconfitte (55.7%), 7 apparizioni ai Playoffs e 3 finali di Conference, senza mai centrare l'accesso alle Finals. Lo scorso anno i Celtics erano stati eliminati proprio in finale di Conference dai Miami Heat per 4-2, mentre nella stagione precedente lo stop era arrivato al secondo turno contro i Milwaukee Bucks, per 4-1. Da quanto si apprende dai tweet che stanno arrivando in successione, la decisione era nell'aria sin dallo scorso anno, nella bolla di Orlando. È in quel momento che Stevens avrebbe iniziato a maturare la decisione di fare un passo indietro per passare al livello "dirigenziale" e iniziare lo scouting sul mercato alla ricerca di un capo-allenatore che ne prendesse il posto. Gli annunci ufficiali sono appena arrivati, con tanto di parole di Stevens: "Amo i Celtics e sono consapevole del grande onore e delle responsabilità che derivano da questo lavoro. Darò tutto ciò che ho per aiutarci a essere in grado di competere costantemente per vincere" e di Ainge: "Guidare questa franchigia è stata l'emozione di una vita, e avendo lavorato fianco al fianco di Brad da quando è qui, so che non potremmo essere in mani migliori".

In casa Boston sta quindi iniziando una nuova era. Con Jayson Tatum e Jaylen Brown, salvo ulteriori scossoni, punti fermi per il futuro della franchigia, i riflettori sono ora puntati su Kemba Walker, Marcus Smart, Tristan Thompson, i cui contratti pesano e molto sul salary cap della franchigia, e sulle decisioni da prendere sui giocatori in scadenza, primo fra tutti il neo-arrivato Evan Fournier.

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Secondo quanto riportato da Chris Haynes i due primissimi nomi emersi come potenziali successori di Brad Stevens sarebbero quelli di Lloyd Pierce, licenziato pochi mesi fa dagli Hawks, e Jason Kidd, attualmente assistente di Frank Vogel in quel di Los Angeles.

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