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Steph Curry corona il sogno di una sua giovanissima tifosa: a bordo campo scoppia in lacrime

Lunedì la piccolissima PJ era diventata famosa per essere scoppiata in lacrime non potendo incontrare il suo idolo. Che si è fatto perdonare nel migliore dei modi…
A cura di Luca Mazzella
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Un bel gesto di un grande campione, e l’ennesimo esempio virtuoso di come l’NBA e le sue franchigie siano vicine ai propri tifosi. Lunedì notte, in occasione di Denver Nuggets-Golden State Warriors, una tifosa speciale di Steph Curry di nome PJ, appena 10 anni, era purtroppo per lei diventata virale nel suo lungo pianto una volta appreso che il suo idolo non sarebbe sceso in campo per la prima delle due sfide settimanali contro la squadra della città in cui vive. Steve Kerr, che per inciso ha duramente criticato il calendario dei suoi ragazzi impegnati per due volte nel giro di 4 giorni in Colorado, aveva infatti optato per tenere il 30 (assieme a Klay Thompson e Andrew Wiggins) a riposo, lasciandolo a San Francisco e senza farlo viaggiare con il resto della squadra per poi averli al 100% in occasione della sfida contro i Los Angeles che si è giocata 24 ore dopo (vinta 112-97 dai Warriors).

PJ, che si era munita anche di cartellone con scritto “Go Warriors! MVP Steph Curry” per farsi notare da Steph, una volta letti i roster e scoperto che Curry non ci sarebbe stato, è scoppiata in un lungo pianto che ha fatto il giro del web. La tenerezza di quelle immagini è stata tale da invogliare lo stesso telecronista dei Warriors a pregare il team di fare qualcosa per accontentarla ed esaudire il suo sogno. E sia Golden State che il giocatore, senza farselo chiedere due volte a riprova di una disponibilità e vicinanza massima ai propri tifosi, ha raggiunto la famiglia di PJ, comprato per tutti loro dei nuovi biglietti a bordo campo, e organizzato prima del match l’incontro (a insaputa della ragazzina) tra i due. Quando PJ, vestita allo stesso modo e con lo stesso cartellone tra le mani, ha visto Curry andare verso di lei, è nuovamente scoppiata in lacrime, ma questa volta di pura gioia.

Steph ha firmato il suo cartellone, si è scusato per non averla potuta incontrare lunedì, e si è poi intrattenuto per fare delle foto con lei. Come regalo ulteriore, è stato determinante per la vittoria dei Warriors segnando 34 punti con 9 rimbalzi, 3 assist e 5 triple su 12 tentativi contro una delle squadre più in forma delle ultime due settimane in NBA, guidate come sempre dall'MVP Nikola Jokic. A fine gara, è poi tornato sull'incontro con PJ ai microfoni di ESPN: “Questa è l’NBA. I nostri tifosi sono tutto. Le ho detto che apprezzo tanto il suo supporto e il suo amore, era triste per lunedì e dovevamo fare qualcosa per farci perdonare”.

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