Stagione finita per Murray: addio sogni di gloria per Denver?
Che fosse un infortunio serio si era temuto sin da subito, con le smorfie di dolore e i volti visibilmente preoccupati di compagni, avversari e coach a bordocampo quando il giocatore è rimasto a terra per diversi minuti dopo un cattivo appoggio in penetrazione sul 111-104 della partita tra Golden State e Denver Nuggets, a 50 secondi dal termine. Il responso arrivato in questi minuti conferma le brutte sensazioni: per Jamal Murray, star dei Nuggets, arriva la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.
I tempi di recupero non sono ancora noti ma il tanto temuto "out for the season", fuori fino a fine stagione, è già ufficiale. Jamal Murray era stato uno degli eroi della splendida cavalcata Nuggets nella bolla di Orlando, culminata con la Finale di Western Conference persa contro i Lakers dopo due turni consecutivi in cui la squadra di Mike Malone era riuscita a risalire la china contro Utah Jazz e Los Angeles Clippers dal 3-1 di svantaggio dopo quattro gare. Rimonte nelle quali proprio Murray era stato l'uomo chiave, con una serie di prestazioni leggendarie (36, 50, 42 e 50 punti contro la squadra di Salt Lake City e 40 punti nella decisiva gara 7 contro i californiani) arrivate dopo un finale di stagione regolare e il successivo stop dovuto alla pandemia in cui il giocatore si era infortunato salvo recuperare proprio per la post-season.
E proprio le fatiche di quel recupero-lampo potrebbero aver inciso in questa annata, iniziata con grossi problemi di continuità fisica e tecnica e culminata in negativo con la notizia di questi minuti. Nel mezzo, archiviati i problemi fisici, Murray stava giocando una stagione da All-Star con le migliori medie della carriera per punti e percentuale dall'arco.
Cosa cambia per i Nuggets?
Per Denver, che dall'arrivo di Aaron Gordon aveva vinto 8 partite consecutive e sembrava la più credibile candidata come anti-Lakers ad Ovest, è un durissimo colpo. Che peraltro arriva dopo la pessima e preoccupante sconfitta contro Boston che aveva ridimensionato e di molto la franchigia del Colorado, apparsa evidentemente nervosa soprattutto nel leader tecnico e candidato MVP Nikola Jokic, al quale ora si chiederanno gli straordinari dopo una stagione già interamente passata a trascinare la squadra. Nel giro di 48 ore intanto, i Nuggets vedono sgretolarsi i sogni di gloria e probabilmente cercheranno tra i nomi della free agency di mettere una pezza in un reparto esterni che dopo la trade per Gordon si era già visibilmente accorciato con le partenze di Morris e Hampton.