Simone Fontecchio da applausi! 26 punti nella notte contro i Bucks, è il massimo in carriera
26 bellissimi punti. Poco conta se in una sconfitta, quando hai aspettato con pazienza settimane se non mesi per avere il tuo spazio con continuità. Simone Fontecchio si regala una notte da ricordare nella sfida tra Utah Jazz e Milwaukee Bucks (finita 116-144) e il massimo in carriera a livello realizzativo.
Partito in quintetto per l'assenza di Lauri Markkanen e Jordan Clarkson, il ragazzo di Francavilla al mare ha iniziato a segnare nel secondo quarto, con 10 punti in un batter d'occhio, e proseguendo con fiducia fino a fine partita, nonostante un margine tra i suoi e la squadra e la squadra di Giannis Antetokounmpo si facesse sempre più ampio. A fine gara, i punti sono 26, con 9/16 dal campo, 4/7 da tre e 4/4 ai liberi, frutto di una serie di conclusioni dal palleggio e in uscita dai blocchi, compresi alcuni tiri con altissimo quoziente di difficoltà e una difesa tutt'altro che permissiva da parte di Milwaukee.
Non è tuttavia guardando il risultato finale della partita che si deve valutare la prestazione dell'ala dell'Italbasket, che lo attende a braccia aperte per l'ormai vicinissimo Mondiale di Giappone, Indonesia e Filippine previsto per fine agosto. Il tipo di consapevolezza che Simone sta acquisendo, unito a una fiducia via via crescente di coach Will Hardy e a quella dei compagni che sembrano credere tantissimo nelle sue qualità, sono benzina in un motore che dal prossimo anno, già ai nastri di partenza della stagione, lo vedrà essere molto più avanti nelle gerarchie della squadra.
Passata la stagione di apprendistato da rookie, tra alti e bassi in realtà dipesi molto poco dalla sua pallacanestro e in maniera più evidente da un roster che in generale ha superato e di molto le aspettative cambiando la portata della ricostruzione Jazz che si aspettavano un'annata mediocre dopo gli addii di Donovan Mitchell e Rudy Gobert, Fontecchio ripartirà dalle tante prestazioni positive di questo mese di marzo, spesso premiate con il quintetto, in cui sta segnando 12 punti abbondanti di media in 23 minuti di utilizzo a partita.
Una doppia cifra che certifica una volta di più la sua totale adeguatezza al livello NBA, sia sul piano fisico che nella comprensione del gioco. D'altronde, dopo gli ultimi anni da star nel basket FIBA tra Olimpiadi e Mondiale, c'era da aspettarsi che, con pazienza e umiltà nell'attendere il suo momento, una volta lasciato in campo con continuità Simone avrebbe mostrato tutto il suo valore.
Noi, dall'altra parte dell'oceano, festeggiamo per una serata che resta memorabile. Sperando di vederne altre nelle ultime partite da giocare con i Jazz (ancora in lotta per una posizione play-in e al momento a mezza partita dal decimo posto occupato dagli Oklahoma City Thunder) per poi rivestire i panni del supereroe nella spedizione asiatica dell'Italbasket che, speriamo con un Banchero in più nel motore, potrà regalarci tante soddisfazioni.