video suggerito
video suggerito

Shaquille O’Neal: “Il mio più grande rammarico? Non aver parlato abbastanza con Kobe”

A distanza di poco più di tre mesi dalla tragica scompara di Kobe Bryant, insieme alla figlia Hianna e altre 7 persone, Shaquille O’Neal – suo compagno tra il ’96 e il 2004 ai LA Lakers – ha raccontato il proprio dolore: “Eravamo amici, non di quelli che si sentono tutti i giorni, ma amici. Mi spiace non avergli parlato abbastanza. Quando seppi della tragedia mi chiusi in camera e mi riguardai tutti i nostri playoff”
A cura di Alessio Pediglieri
38 CONDIVISIONI
Immagine

Sono momenti durissimi per Shaquille O'Neal, che ha perso sua sorella Ayesha alla fine del 2019 e subito dopo uno dei suoi migliori amici, in un incidente in elicottero, Kobe Bryant all'inizio del 2020. L'ex stella NBA ed ex compagno di squadra della leggenda di Los Angeles Lakers, scomparsa insieme alla figlia e ad altre 7 persone, ha recentemente condiviso  in un Podcast il suo rammarico per una situazione in particolare: non aver potuto parlare di più con Kobe Bryant, negli ultimi anni.

L'ultimo grande rammarico di Shaquille

Shaq e Bryant sonostati eterni rivali sul parquet e sotto canestro, due personalità fortissime, due stelle assolute, due avversari, Anche in altre occasioni O'Neal aveva sottolineato come ci fosse un grandissimo rispetto tra i due, anche se i rapporti non si potevano definire di amizia reale: “Ci siamo rispettati in campo e fuori. Posso dire che eravamo amici anche se non quegli amici che si chiamavano ogni giorno. Il grandissimo rammarico che mi porto dentro è non avergli parlato tanto negli ultimi anni. Vorrei averlo potuto fare di più, essere stato in grado di dirgli semplicemente: ‘Ehi, come va?‘ Vorrei potergli dire: ‘Guarda la Hall of Fame, sei in quella lista, sai."

Le vhs dei Playoff nei Los Angeles Lakers

La scomparsa di Bryant nell'incidente in elicottero nei pressi di Los Angeles ha devastato Shaquille che ha anche rifiutato di crederci in un primo momento. Poi, vedendo le notizie ed avendo conferma da altre persone in comune si è reso conto della tragedia. Una delle prime cose che ha fatto è stata rivedere alcune giocate in cui si confrontava in NBA con Bryant, quando hanno militato insieme nei LA Lakers tra il 1996 e il 2004: “Ho rivisto tutti i playoff in cui abbiamo giocato insieme. Mi sono chiuso nella mia stanza e ho detto alle persone che non volevo parlare con nessuno. Lo vedevo attraverso lo schermo e non ci credevo ancora, perché era proprio lì, a giocare con me"

38 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views