Segna il tiro libero e poi dà il cinque ai suoi compagni invisibili: non può farne a meno
Ci sono gesti così interiorizzati nelle routine di uno sportivo, che non può fare a meno di eseguirli, anche quando è palesemente assurdo farli. Sono schemi motori azionati migliaia e migliaia di volte, da quando si era bambini: l'abitudine – che spesso confina con l'ossessione-compulsione – prevale sull'evidenza di una realtà diversa da quella precostituita nella propria mente, una realtà che dovrebbe suggerire di non dare il cinque a compagni invisibili, come ha fatto Zach Edey durante una partita di basket universitario americano.
Il momento surreale si è verificato all'inizio del match di primo turno del tabellone finale del torneo NCAA di basket – l'attesissima ‘March Madness' – tra Purdue University, dove gioca il 21enne canadese, e Grambling State. Dopo poco più di cinque minuti giocati nel primo tempo, sul punteggio di 12-8 per Purdue, Edey è andato in lunetta per tirare dei liberi per fallo tecnico. In questi casi non c'è rimbalzo e il giocatore che tira è solo, con l'arbitro unico altro presente sotto canestro.
Il centro di oltre 2 metri e 20 ha messo a segno il primo libero e in quel momento è scattato in lui l'automatismo di dare il cinque ai compagni che solitamente sono posizionati ai lati e alle spalle del tiratore che è in lunetta. Edey si è dunque fatto avanti allungando prima una mano alla sua destra, poi l'altra alla sua sinistra, ovviamente nel vuoto più totale, il che non lo ha fermato dal fare altrettanto anche dietro di lui, anche in questo caso verso il nulla.
Niente di folle, ma semplicemente la ripetizione meccanica – fatta in automatico – di qualcosa che fa quasi parte del gesto dei tiri liberi e consente di mantenere il ritmo e alimentare la propria autostima. Il video è chiaramente diventato virale in poco tempo. Edey, stella di Purdue, è stato dominante nella vittoria di larga misura su Grambling State, un 78-50 che ha qualificato i ‘Boilermakers' per il secondo turno del torneo. Il canadese ha messo a segno 30 punti, con ben 21 rimbalzi e il condimento di due assist: cifre semplicemente mostruose.