Un tifoso lancia dagli spalti pop-corn a Russell Westbrook: sfiorata la rissa in NBA
I tifosi sono ritornati sulle tribune di stadi e palazzetti e purtroppo insieme a loro sono tornati subito anche episodi fa stigmatizzare. Come ciò che è accaduto nella notte NBA durante i play-off tra Washington e Philadelphia, quando Russell Westbrook – che stava recandosi nel tunnel, infortunatosi alla caviglia – è stato colpito alla testa da un pacchetto di pop-corn lanciatogli dagli spalti. Trattenuto a stento dalla sicurezza, si è sfiorata la rissa. Ma è rimasta la rabbia e la condanna: "Dobbiamo essere più tutelati, ora voglio vedere cosa farà la NBA", ha detto nel post gara.
"La situazione è fuori controllo". Così si potrebbe riassumere il pensiero di Westbrook che alla delusione e alla preoccupazione dell'infortunio alla caviglia ha dovuto aggiungere anche la propria furia nei confronti dei tifosi di Philadelphia per una situazione che, a pochi giorni dal ritorno del pubblico a godersi le gare dal vivo dopo la pandemia, è stata definita assurda: "Il pubblico non può fare il c***o che vuole, è inaccettabile. C'è una mancanza di rispetto nei nostri confronti, totale. Se mi incontrassero per strada sicuramente nessuno farebbe ciò che ha fatto, ma sugli spalti tutto è concesso".
Per Russell Westbrook sotto accusa c'è anche il mondo NBA in generale: "Speravo in un cambiamento ma non lo vedo, anzi qui si peggiora. Non è la prima volta che il pubblico si comporta come fosse intoccabile. Abbiamo il diritto di essere tutelati, cosa farà adesso la NBA per evitare altre situazioni simili?". Una domanda davanti alla quale si è espresso anche un altro big NBA, LeBron James che, saputo l'accaduto, non ha perso tempo a condannarlo via social.
"Noi come giocatori pretendiamo adesso di vedere chi ha lanciato i popcorn su Russ mentre usciva dal campo infortunato! Ci sono telecamere ovunque, per questo motivo non possono esserci scuse! Perché se le parti fossero invertite… #ProteggeteINostriGiocatori" ha scritto The Chosen One subito seguito dalla condanna di altri giocatori e coach, come Bradley Beal e Scott Brooks dei Washington Wizards. Intanto sono arrivate le scuse da parte dell'Arena Wells Fargo Center: "Siamo consapevoli e onorati di avere i tifosi più passionali di tutta l'NBA che ci permettono di avere un fattore campo unico nel basket, ma non tolleriamo questi gesti. Nella nostra Arena certe cosa non possono accadere mai!"