Rissa in campo in NBA, ma lo speaker se la prende col pubblico: “Muovetevi e finirete in prigione”
Notte movimentata in NBA. La sfida tra i Detroit Pistons e gli Orlando Magic è stata contrassegnata da una brutta rissa conclusasi con tre espulsioni. Scene da dimenticare che hanno rovinato lo spettacolo di una gara che i padroni di casa hanno vinto 121-101, con buona pace di Paolo Banchero che ha segnato 15 punti per la formazione ospite. E ora entrambe le compagini dovranno fare i conti con le conseguenze dei provvedimenti disciplinari.
Il parapiglia si è scatenato nel primo tempo, quando gli Orlando Magic hanno perso una brutta palla. Quando mancavano 34 secondi alla conclusione del parziale, ecco che Wagner e Hayes hanno provato a fiondarsi sulla sfera, con il primo che ha esagerato e con un colpo d'anca ha spinto il giocatore dei Pistons fuori campo. Hayes è finito sulla sua panchina, con i compagni che hanno attutito il colpo.
Tutti si sono alzati per protestare con l'autore del fallo, e lo stesso Hayes ha cercato di farsi giustizia da solo colpendo Wagner di spalle con il braccio all'altezza della nuca. Mentre il cestista tedesco si lasciava andare quasi privo di sensi, ecco il caos totale con gli arbitri costretti a fare gli straordinari. Sono arrivate così tre espulsioni, quelle dei due protagonisti della situazione Moritz Wagner, Killian Hayes.
Al termine della rissa gli arbitri hanno espulso Moritz Wagner, Killian Hayes e poi quella di Hamadou Diallo di Detroit, tra i più scatenati nel capannello creatosi sul parquet. Il fratello minore di Moritz Wagner ha voluto poi tranquillizzare tutti per le condizioni del giocatore: "Sta bene. Non ho visto il video ma so che uno scontro è l'ultima cosa che voleva fare".
Una delle cose più curiose però di quanto accaduto, è il messaggio che è stato diffuso dallo speaker attraverso l'impianto dello stadio. Si è sentito chiaramente un avvertimento per tutti i presenti sugli spalti, ovvero "The moment you move, you're going to jail" ("Nel momento in cui vi muovete, andrete in prigione"). Un perentorio invito dunque a non lasciare il proprio posto in quei momenti concitati. Il motivo? Potrebbe essere una conseguenza di quanto accaduto nel 2004 quando in occasione di una partita tra i Pistons e i Pacers, si scatenò un parapiglia che vide coinvolti anche i fan. Patti chiari e amicizia lunga.