Rifiuta di vaccinarsi, in Italia non può giocare: il caso a Cantù nella Serie A2 di basket
Se non ti vaccini contro il Covid non puoi giocare. Robert Johnson, cestista americano che finora ha giocato a Cantù, non ha avuto scelta: messo di fronte alla realtà delle leggi italiane e della posizione molto netta della Fip (la federazione di pallacanestro) ha deciso di non chinare il capo e dire sì. Ha mantenuto fede alle sue convinzioni no vax, l'alternativa è fare i bagagli e andare altrove. Non ha avuto dubbi nel dire addio alla Serie A2 tricolore e al club lombardo, in tasca aveva già l'accordo con la società polacca del Legia Kosz, attualmente nona nella PKL e al terzo posto nel Gruppo I di Fiba Europe Cup.
È dallo scorso 10 gennaio, da quando è entrato in vigore l'obbligo vaccinale che riguarda anche gli atleti delle differenti disciline, che il giocatore statunitense era inevitabilmente finito ai margini della squadra. In base alle nuove disposizioni non ha potuto prendere parte agli allenamenti con i compagni di squadra né essere inserito nella rosa dei convocati per le partite. Era rimasto da solo e senza alcuna possibilità di trovare una mediazione o qualche forma di escamotage che gli permettesse di giocare: una situazione insostenibile per se stesso e per la società che aveva provveduto alla sospensione temporanea.
Il comunicato ufficiale odierno ha ufficializzato la fine del rapporto con il giocatore a stelle e strisce: "S. Bernardo-Cinelandia Park Pallacanestro Cantù comunica di aver risolto il contratto in essere con l’atleta Robert Johnson". Null'altro si legge nella nota relativamente alla posizione del giocatore che nel torneo di Serie A si era segnalato grazie alle buone referenze statistiche: 19.7 punti di media a partita, 4.9 rimbalzi e 4.1 assist. La sua esperienza in Italia finisce qua.
Chi arriverà al suo posto? Qualche nome sul taccuino c'è: Luca Vitali, 36enne playmaker sotto contratto con Brescia ma fuori dai radar della squadra. Non sarebbe pronto subito a causa di un infortunio alla schiena ma l'interesse è vivo. Cantù tiene aperta anche un'altra pista: puntare ancora su Wes Clark (attualmente in forza a Brindisi).