Quando Jordan rinunciò a 100 milioni di dollari per una apparizione di due ore
Rifiutare di guadagnare 100 milioni di dollari in due ore. Michael Jordan è anche questo. A raccontare l'incredibile aneddoto attorno al mito di ‘Air' è lo stesso agente che ne cura l'immagine. Una decisione che, ovviamente, ha lasciato sbalordito il procuratore che aveva organizzato l'evento con il minimo sforzo di presenza ma il massimo ricavo possibile: "Lo ammiro, può fare quello che vuole".
David Falk ha così confessato un nuovo retroscena di una delle più grandi star dello sport mondiale, Michael ‘Air' Jordan, ritiratosi dalle scene dell'NBA e che adesso si sta godendo una ‘pensione' più che dorata, dopo abbi di straordinari successi legati soprattutto ai Chicago Nulls, la squadra NBA che con lui sul parquet ha vinto tutto ciò che c'era da vincere. Tanto che lo scorso 19 aprile ha firmato un accordo con la ESPN per mandare in onda a puntate un suo documentario, "The Last Dance" in cui si ricordano le gesta di Jordane e dei Bulls con filmati inediti della stagione 1997-98.
La pace ‘darata' di Jordan
Jordan può permettersi oggi una pace dorata, non ha problemi di soldi e il suo nome e il suo mito sono accresciuti nel tempo lasciandolo tra le stelle incontrastate dello sport americano. Tutti lo cercano ma lui si nega spesso e volentieri scegliendo meticolosamente quale invito accettare e quale no. Anche se si tratta di proposte di mille e una notte a livello economico.
Rifiutò 100 milioni per una apparizione di due ore
In una trasmissione televisiva americana, il suo agente, David Falk ha raccontato un aneddoto: "Gli avevo proposto un accordo, circa tre anni fa, che gli avrebbe fruttato 100 milioni di dollari senza fatica. Tutto quello che doveva fare era, oltre a dare il suo nome e prestare la sua immagine, fare un'apparizione di due ore per convalidare l'accordo. Ma ha rifiutato. Dio lo benedica. Ha avuto così tanto successo, che adesso ha l'opportunità di fare qualunque cosa diavolo voglia o di non fare cose che non vuole. Lo ammiro davvero. È molto, molto selettivo nelle cose in cui decide se essere coinvolto oppure no"