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Playoffs LBA: Sassari è dura a morire e porta la Reyer Venezia a gara 5

La squadra di Gianmarco Pozzecco, dopo un primo quarto stellare e un blackout che la fa sprofondare fino al -12, trova energia mentali e precisione per rimontare e schiacciare una Reyer Venezia irriconoscibile nell’ultimo quarto. Bendzius (25 punti) e Spissu (20) i migliori dei sardi, gli sopiti pagano la serata no di Stefano Tonut.
A cura di Luca Mazzella
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Ormai è diventato ripetitivo dirlo, ma la rivalità tra Sassari-Venezia continua, partita dopo partita, ad arricchirsi di nuovi avvincenti capitoli e partite sempre più emozionanti.

La Dinamo Sassari riesce, dopo essersi trovata sotto 2-0 nella serie e essere sprofondata fino al -12 nel corso della partita, a vincere le due partite casalinghe e portare la sfida alla “bella” che si giocherà al Taliercio di Venezia e che si preannuncia elettrizzante.

Una gara che, pur essendo iniziata con oltre 20 minuti di ritardo per la sostituzione del tabellone fatto letteralmente esplodere nel riscaldamento da una schiacciata di Kaspar Treier, mantiene il copione già visto nei primi 4 episodi di continui parziali e controparziali. La squadra di De Raffaele inizia totalmente in balìa della difesa perimetrale degli uomini di Pozzecco, abili a negare linee di passaggio e a complicare l’ingresso rapido nei giochi dei lagunari, che faticano terribilmente al tiro (2/15 nei primi 10 minuti, con canestri dal campo sei soli De Nicolao e Daye dopo 4:30 e 8:30 da inizio partita) e vedono il lungo Michael Watt gravarsi subito di 2 falli molto superficiali che costringono all’ingresso un Gasper Widmar tanto duro sotto i tabelloni quanto impreciso nei tanti viaggi che si guadagna in lunetta. Il primo quarto si chiude con un clamoroso 20-6 per i sardi, che diventa 23-6 dopo la tripla di Katic a inizio secondo parziale.

Proprio nel momento peggiore della squadra Campione d’Italia 2019 arriva la reazione veemente dei lagunari, guidata dal neo arrivato ed ex di lusso Curtis Jerrels e dal progressivo ingresso in partita di Austin Daye, che guida il break di 16-0 che porta la partita sul 23-22. L’inerzia sembra passare definitivamente nelle mani di Venezia, che nella sua sfuriata chiude il secondo quarto 35-31 e non stenta a fermarsi nel terzo, quando Chapelle e Stone conducono la Reyer fino al 53-41, massimo vantaggio, costringendo all’ennesimo time-out Pozzecco.

Spalle al muro e con un piede fuori dai Playoffs però, Sassari inizia a giocare con la forza della disperazione e trascinata da un’ottima partita di Stefano Gentile, dalle triple di Katic e soprattutto da un Eimantas Bendzius in totale serata di grazia (25 punti e 5 triple a segno) e il cui contagioso momento di fiducia trascina i compagni e sveglia un Marco Spissu fino a quel momento troppo silente, rimonta con l’ennesimo parziale fino al 59-59, propiziato anche dal nervosismo di una Venezia che sembra sulle gambe dopo le energie spese per la rimonta iniziale.

Il playmaker nativo proprio di Sassari è l’assoluto protagonista degli ultimi incredibili 10 minuti di ondata azzurra, con Venezia totalmente in bambola, che suggellano l’86-73 per la Dinamo, in una partita che più volte ha cambiato padrone e inerzia ma che, come questa straordinaria rivalità meritava, porta la serie agli ultimi emozionantissimi 40 minuti di giovedì 20 maggio.

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