Playoff NBA: Middleton e Antetokounmpo abbattono i Nets, Milwaukee porta la serie a Gara 7
Dopo la prestazione "for the ages" di Kevin Durant in gara 5 e le tante critiche piovute su Giannis Antetokounmpo e Mike Budenholzer sembrava che l'inerzia della serie tra Bucks e Nets fosse definitivamente passata nelle mani dei secondi, forse arrivati a giocarsi questa gara 6 sicuri di aver abbattuto ogni speranza degli avversari. O almeno, questa è stata l'impressione emersa sin dai primi minuti di gioco di stanotte. La squadra del Wisconsin infatti, davanti al pubblico amico, è subito partita mostrando i muscoli e con grande convinzione, attaccando il ferro e soprattutto smussando tutte quelle conclusioni (in primis il ricorso eccessivo alle triple da parte di Antetokounmpo) che poco facevano lavorare la difesa dei Nets, pronti a sfidare il due volte MVP sulle sue debolezze. È stata proprio questa la prima grande differenza, con Giannis che ha chiuso la partita con 0 triple tentate per la prima volta in 3 anni di gioco, macinando punti dalla sua comfort-zone (nel pitturato), 30 alla fine, e rimbalzi (17) con un brillante 12/20 dal campo. Non è stato solo però, anzi. Il vero MVP della partita si chiama Khris Middleton, finito sul banco degli imputati dopo l'ultima sconfitta e autore di una partita da 38 punti, 10 rimbalzi, 5 assist, 5 palle recuperate e 5 triple messe a segno: non era mai successo nella storia NBA.
Sono il greco e il suo fido scudiero a collezionare i due parziali necessari per abbattere la resistenza dei Nets, che risalgono fino al -5 dalla brillante partenza dei Bucks ma crollano col secondo break di 14-0 dopo pochi minuti dell'ultimo quarto, chiuso da una poderosa schiacciata proprio di Giannis a rimbalzo, per il 96-77 che di fatto chiude la disputa.
Se però i Bucks sono riusciti in maniera così netta e forse anche sorprendente a portare a casa una partita tirando appena con il 45% dal campo e 7/33 da tre è perchè dall'altra parte Steve Nash non ha trovato praticamente nulla eccetto i 32 punti di KD e i 16 di un James Harden evidentemente ancora sottotono, ma più propositivo e in miglioramento rispetto ai 45 difficili (ma fondamentali) minuti di gara 5. Blake Griffin segna 12 punti, Jeff Green che era stato decisivo nella precedente sfida chiude a 2/9 dal campo e 1/4 da tre e Joe Harris continua nel suo preoccupante momento-no, con 4/9 dal campo e 1/4 dall'arco: sono proprio le sue percentuali da tre, sprofondate nelle ultime 4 sfide (21%), a preoccupare Steve Nash, che vede i suoi uomini imprecisi al tiro e surclassati anche nell'energia, coi Bucks autori di 26 punti in contropiede contro gli appena 4 di Brooklyn.
Proprio il coach canadese ha commentato così la prestazione dei suoi:
“Eravamo totalmente fuori fase. Non abbiamo giocato come avremmo voluto in attacco, diciamo che non eravamo nella nostra miglior serata. Ma abbiamo una gara 7 sul nostro parquet, questo conta tanto”
Per Milwaukee importanti anche i 21 di Jrue Holiday, unico in doppia cifra con Giannis e Middleton, mentre PJ Tucker pur segnando appena 3 punti con un tiro tentato, chiude a +30 di plus/minus e la solita dose di intangibles (tutto quello che sfugge al box-score) che lo rendono uno dei giocatori più apprezzati da coach e compagni.
Sarà quindi gara 7 a decidere una serie dalla quale secondo la maggior parte degli addetti ai lavori uscirà la futura squadra campione NBA: tra domenica e lunedì, alle ore 2:30, sapremo a chi toccherà questa investitura.