video suggerito
video suggerito

Playoff NBA: i Clippers vincono gara 3 e riaprono la serie con Utah, Leonard e George sono super

Con 65 punti complessivi delle due superstar la squadra di Los Angeles batte con facilità la resistenza dei Jazz nella prima sfida allo Staples della serie. Per la squadra di Quin Snyder si è sentita oltremodo l’assenza di Mike Conley nel togliere pressione difensiva su Donovan Mitchell, ma la point-guard dovrebbe esserci per gara 4.
A cura di Luca Mazzella
13 CONDIVISIONI
Immagine

Una super prestazione di entrambe le sue superstar, ecco cosa serviva. Coach Tyronn Lue non può che essere soddisfatto per come i suoi Clippers sono riusciti nella notte a riaprire la serie contro gli Utah Jazz, ora avanti 2-1, e per l'esplosione dei due leader del roster, quelli sui quali la franchigia ha puntato per arrivare finalmente in fondo dopo anni di delusioni.

Kawhi Leonard ha chiuso a quota 34 punti, Paul George ne ha aggiunti 31 nel convincente 132-106 della notte. Proprio l’ex Pacers, che nelle prime due partite aveva tirato col 34% dal campo, ha aggiustato e di molto la mira, segnando 12 dei 24 tiri presi dal campo, con 6/10 da tre. Ma soprattutto, grazie ai suoi 13 punti nel secondo quarto i padroni di casa hanno messo in piedi un parziale di 13-2 (8 punti proprio di PG) che ha spaccato in due la partita, col vantaggio 57-41 a 3 minuti da fine parziale diventato 64-49 alla prima sirena lunga. Nel secondo tempo invece ci ha pensato Kawhi a spegnere ogni speranza di rimonta della squadra di Snyder, con 24 dei suoi 34 punti totali, uniti a 12 rimbalzi e 5 assist. A rendere ulteriormente complicata la vita ai Jazz ci hanno poi pensato i soliti Reggie Jackson e Nic Batum, ormai molto più che semplici gregari, con 34 punti in due equamente divisi e il primo sempre più importante non solo nel convertire sugli scarichi, ma anche nel togliere pressione offensiva sulle due star della squadra.

Per la franchigia di Salt Lake City è arrivato l’ennesimo trentello di Donovan Mitchell, il 14esimo su 30 partite di Playoffs in carriera e il quinto consecutivo. Il numero 45 ora però preoccupa i tifosi Jazz, dopo essere uscito a metà ultimo periodo per una distorsione alla caviglia che fa il paio con quella subita a fine gara 3: le prime indiscrezioni sembrano scongiurare guai seri e Mitchell dovrebbe essere regolarmente in campo per gara 4. Joe Ingles e Jordan Clarkson hanno aggiunto 19 e 14 punti, ma niente di tutto ciò è bastato contro una difesa Clippers parente lontana di quella vista nelle prime 2 partite, che ha concesso sì 19 triple (su 44 tentate) agli avversari, ma solo 17/40 all’interno dell’arco, con una difesa a zona che ha creato più di qualche grattacapo.

L’altra chiave del match è stata il ritorno a un assetto small per la squadra di Los Angeles, che ha rinunciato dall’inizio al centro Ivica Zubac per una struttura a 5 piccoli (con Morris/Batum da “lunghi”) costringendo Rudy Gobert, fattore nelle prime due partite, ad uscire sul perimetro per difendere, lasciando libera l’area per le penetrazioni.

La scelta ha pagato con un 44-32 nel pitturato per i Clippers frutto di un brillante 22/40 al tiro “in the paint” (con Kawhi letteralmente indemoniato nell’attaccare con insistenza il ferro) contro il 16/35 Jazz. Sempre Kawhi è stato l’X-factor in difesa per i suoi, finalmente accoppiato a Donovan Mitchell da inizio partita. La star di Utah, pur finendo a quota 30, è rimasta a bocca asciutta per l’intero primo quarto, trovando il primo canestro solo a metà del secondo con 16 punti nel giro di 7 minuti ha provato a rispondere al parziale L.A. che stava scavando il solco tra le due squadre. Gara 4, in programma nella notte tra lunedì e martedì, dovrebbe finalmente riavere come protagonista Mike Conley, fondamentale per concedere qualche giro di riposo al numero 45 dei Jazz e sgravarlo dai sistematici ed estenuanti raddoppi a cui è sottoposto ogni notte. Con il rientro del mancino, Snyder spera di chiudere virtualmente la serie tornando a casa sul 3-1 e guadagnarsi il pass per la finale di Conference. Ma se Leonard e George sono questi, la strada non può che essere in salita, con o senza Conley.

13 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views