Playoff NBA: Anthony Davis domina Phoenix. Doncic stellare, Nets sul velluto
3 partite nella notte dei Playoffs NBA, che come sempre non hanno deluso le aspettative. I Lakers, complice anche l'infortunio che ha limitato ancora una volta Chris Paul, passano a Phoenix con un dominante Anthony Davis; i Mavs raccolgono la seconda vittoria a domicilio e conducono sorprendentemente sui Clippers per 2-0; i Nets asfaltano, di nuovo, i poveri Boston Celtics che perdono anche Jayson Tatum. Il dettaglio delle gare:
Phoenix Suns – Los Angeles Lakers 102-109
Una partita dei campioni NBA…da campioni NBA. Anthony Davis e LeBron James avevano promesso subito dopo la pessima gara 1 un impegno diverso, garantendo sulle loro prestazioni: parola mantenuta. AD chiude a 34 punti, 10 rimbalzi, 7 assist, 3 stoppate, 2 triple e 18/21 in lunetta, con tantissimi canestri segnati nel momento cruciale del match, coi Suns disperatamente all'arrembaggio e capaci addirittura di mettere la testa avanti nell'ultimo periodo dopo una gara quasi sempre sotto. LeBron ne segna 23 con 9 assist, compresa la tripla che chiude i giochi dopo un pick and roll proprio con il numero 3 e le 2 schiacciate nel primo tempo che testimoniano una forma fisica via via crescente. In mezzo, giocate di energia del solito Caruso e apporto decisivo anche di Dennis Schroder, designato a restare in campo quando, in uscita da un time-out a poco più di 3 minuti dalla fine, Vogel decide di abbassare il quintetto passando a 4 esterni più Davis.
Il tutto dopo aver avuto un primo tempo oltre ogni più rosea aspettativa di Andre Drummond (15 punti, 12 rimbalzi e un effort positivo nella sua metà campo) e finalmente minuti di qualità da Marc Gasol, autore di una tripla pesantissima nell'ultimo quarto, apparso ancora indietro fisicamente ma col quale le spaziature sembrano migliore in modo esponenziale. Nei minuti finali i campioni alzano l'intensità difensiva e tra stoppate, tiri solo al limite dei 24 concessi ai Suns e perfette rotazioni, guadagnano il margine di sicurezza per gestire poi gli ultimi secondi dalla lunetta. Phoenix rimpiange il poco utilizzo di Chris Paul, tenuto appena 7 minuti in campo nel secondo tempo ma evidentemente debilitato dall'infortunio di gara 1: oltre a Booker (31 punti e 17/17 ai liberi) e Ayton (ancora molto positivo) i Suns trovano in Bridges e Payne la forza di rimontare dopo una partita quasi sempre a inseguire: da lì in poi però ci ha pensato Davis a mettere il punto. Serie in parità, si vola a Los Angeles per le due partite che indirizzeranno in maniera definitiva questo primo turno.
Los Angeles Clippers – Dallas Mavericks 121-129
Per la seconda partita in trasferta consecutiva Luka Doncic porta a casa lo scalpo dei Clippers, dei quali va ricordata la scelta di perdere le ultime 2 di regular season (contro le due peggiori squadre, Thunder e Rockets, della Western) pur di incrociare proprio i texani e regalarsi quindi un accoppiamento favorevole. Non poteva esserci scelta peggiore: la squadra di Carlisle, abile nel preparare la serie memore di quella giocata lo scorso anno e dei tanti accorgimenti che l'allora coach Rivers preparò contro Doncic, vince con una convincente prova di squadra, trovando (o meglio ritrovando) un Porzingis decisivo e coinvolto in attacco e un Tim Hardaway sempre più a suo agio nelle vesti di tiratore-killer (28 punti e tripla pesantissima nel finale).
Il palcoscenico però se lo prende, ovviamente, Luka Doncic. Il classe '99 segna 39 punti con 16/29 dal campo, porta a spasso i difensori di Los Angeles nel finale con una straordinaria pazienza e senza quasi mai perdere il controllo, fa uscire coi tempi giusti la palla dal raddoppio alto a negargli la penetrazione: un clinic, l'ennesimo, che manda i quotatissimi los-angelini in crisi e spalle al muro: sotto 2-0, occorrerà vincere gara 3 in Texas per riaprire una serie che oggi sembra nettamente nelle mani di Dallas. E nei polpastrelli del loro giovanissimo leader, capace di ammutolire Kawhi Leonard (41 punti) e Paul George (28 e 12 rimbalzi) in serata di grazia a suon di prodezze.
Brooklyn Nets – Boston Celtics 130-108
Altro giro, altro massacro ai danni di Boston per i Brooklyn Nets. La squadra di Nash, che porta l'intero quintetto in doppia cifra con 3 uomini a quota 20 (tra i quali spiccano i 25 di Joe Harris – 16 dei quali nei primi 12 minuti – con 7 triple a segno), parte subito con un primo quarto da 40 punti che spegne ogni velleità dei bianco-verdi, sfortunati nel perdere a inizio secondo tempo Jayson Tatum (quando ormai il vantaggio dei Nets era comunque abbondantemente sopra i 20 punti).
Kevin Durant chiude a quota 26, James Harden a 20, con 5 rimbalzi e 7 assist, ma l'impressione è che prima di vederli realmente impegnati si debba attendere almeno il prossimo turno, vista la pochezza di questi Celtics che sperano la stagione finisca quanto prima, pur sperando di poter assistere a una sfuriata, salute permettendo, della loro stella Tatum per portare a casa almeno una partita. Nota positiva, sempre per la corazzata di Steve Nash, gli 11 punti di Blake Griffin, con diverse giocate ad alta quota che passo dopo passo restituiscono alla pallacanestro che cona un giocatore che ai Pistons sembrava fisicamente finito. L'appuntamento è per la notte tra venerdì e sabato: Boston per l'orgoglio, i Nets per dimostrare la loro superiorità e chiudere virtualmente la serie.