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Perde il nonno prima della partita, Simons gioca e fa record di punti: “È tutto merito suo”

Anfernee Simons nella notte ha messo a segno 43 punti, il suo massimo in carriera. Dedicandoli a fine partita al nonno morto poche ore prima.
A cura di Luca Mazzella
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Anfernee Simons è una guardia classe 1999 che gioca nei Portland Trail Blazers, scelta al primo giro del draft 2018 con la pick numero 24. Nella squadra di Damian Lillard e per giunta con un compagno di backcourt come CJ McCollum, trovare spazio per un giovane e riuscire a dimostrarsi affidabile a livello realizzativo, quando i tifosi sono abituati così bene, non è esattamente la cosa più semplice del mondo.

E infatti Anfernee, dopo un primo anno da appena 20 partite e la miseria di 3.8 punti a gara tutto sommato ammissibili per un giovanissimo esordiente nella spola tra NBA e lega di sviluppo, non ha mai spiccato il volo nelle due stagioni successive, chiuse a 8.3 e 7.8 punti di media in circa 20 minuti di utilizzo, ed evidentemente non convinto nemmeno quest'anno la dirigenza nonostante la doppia cifra di punti segnati ogni sera, al punto che da qualche settimana per lui, che a fine anno sarà restricted free agent (Portland potrà pareggiare ogni offerta che riceverà da altri team, trattenendolo), si stava iniziando a parlare di trade. Quello che è successo stanotte però potrebbe aver dato una definitiva svolta alla sua carriera.

La notte da record

Nella partita vinta contro per 136-131 contro gli Atlanta Hawks di uno stratosferico Trae Young da 56 punti e 14 assist, Anfernee è stato chiamato a prendere le redini del gioco dei Blazers a causa dell'assenza proprio del duo Lillard-McCollum (il primo per un infortunio addominale, il secondo per lo pneumotorace diagnosticato un mese fa) in un quintetto sperimentale dettato dalle defezioni continue che covid e infortuni stanno causando. La fiducia "forzata" dalla mancanza delle due bocche di fuoco principali del team è stata ripagata nel migliore dei modi dal prodotto di Brandenton, che ha segnato la bellezza di 43 punti, aggiunto 7 assist, segnato 9 triple (il massimo per un Blazer da inizio anno) su 16 tentativi e contribuito in maniera decisiva alla vittoria della sua squadra. Per Anfernee è per distacco la miglior partita da quando veste la canotta di Portland. Che arriva non per caso nella serata a cui teneva di più in assoluto.

Appena 24 ore prima di scendere in campo, Anfernee ha infatti appreso la notizia della morte del nonno, sconfitto dal cancro. Un dolore che gli ha dato forza e motivazioni necessarie per giocare la partita della vita, commentata poi così alla fine tra la festa dei compagni che lo hanno acclamato a gran voce. "Non posso davvero prendermi da solo il merito per quanto ho giocato bene stasera. Sono semplicemente sceso in campo giocando come so, un paio di tiri sono entrati, ma davvero non è grazie a me. Purtroppo mio nonno è morto ieri di cancro. É tutto merito suo, è avvenuto grazie a lui. Gli dedico l'intera partita, perché è per lui che l'ho giocata così bene"

La vittoria offre a Portland (14-22 di record al momento), che veniva da 4 sconfitte consecutive, la possibilità di restare agganciata al treno per il decimo posto e ambire ancora alla partecipazione al torneo play-in, che a fine stagione regolare decreterà le ultime 2 squadre (con i seed 7 e 8) ad entrare nella griglia Playoffs. Ma soprattutto, potrebbe aver svoltato definitivamente la carriera di Simons, nella notte più triste e allo stesso tempo più importante dei suoi 4 anni in NBA.

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