Perché i campioni NBA indossano occhiali da sci: la tradizione degli Champagne Goggles
Dopo aver celebrato sul parquet la vittoria della NBA, i Milwaukee Bucks hanno dato il via ai festeggiamenti negli spogliatoi. E qui la stella Giannis Antetokounmpo e i suoi compagni hanno indossato dei curiosi occhiali da sci. Non una scena inedita nel massimo torneo di basket americano, che si sta riproponendo spesso anche in altri sport a stelle e strisce. Ma qual è il motivo per cui, i vincitori del titolo si mettono quelli che sono stati ribattezzati come "Champagne Goggles", e a cosa servono?
Giannis Antetokounmpo dopo essersi laureato campione con i Bucks, è tornato sul parquet con il trofeo e con sulla testa un paio di giganteschi occhiali da sci. Un oggetto simile a quello usato appunto negli sport invernali per mettere al riparo gli occhi, che abbiamo visto indossare anche nelle scorse stagioni alle stelle del basket USA. Si tratta di occhiali speciali che i giocatori indossano per proteggersi in questo caso dallo champagne, o dagli eventuali tappi che saltano a profusione. Quelli che ormai vengono definiti come "Champagne Goggles", fanno parte ormai di un vero e proprio rito che certifica appunto la vittoria del titolo.
Dopo il trionfo, viene versato Champagne a fiumi. Si tratta di prodotti di altissimo valore, con costi stratosferici. Per evitare che l'alcol possa finire negli occhi, o che un tappo di champagne finisca per colpire un compagno in un punto sensibile, ecco la necessità di indossare questi speciali occhiali. In realtà però questa particolare "attenzione" con il passare degli anni, è diventata un'occasione per i giocatori per fare pubblicità a determinati brand.
Proprio sugli Champagne Goggles indossati da Antetokounmpo è in bella mostra il gigantesco "baffo" della Nike, con i brand che hanno tutto l'interesse dunque a griffare queste particolari maschere da sci. E gli occhialoni protettivi sono sbarcati anche in altri sport come il baseball e il football americano. E chissà che questa tradizione tra poco non faccia capolino anche in Europa, magari nel mondo del calcio .