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Pau Gasol si ritira: è stato il compagno più apprezzato da Kobe Bryant

Lo spagnolo, 41 anni a luglio, appende ufficialmente le scarpette al chiodo. Tra successi in Europa, in NBA e con la maglia della Nazionale Spagnola, arriva l’addio alla pallacanestro di uno dei più iconici e vincenti giocatori della storia del basket continentale. L’annuncio arriverà in una conferenza fissata per il 5 ottobre.
A cura di Luca Mazzella
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"Il giocatore più vicino alla mia mentalità incontrato nel corso dei miei anni in NBA è stato Pau Gasol. Sapevo che era forte ma quando l'ho visto dal vivo lavorare dal vivo, giorno dopo giorno, è stato pazzesco"

Per ammissione dello stesso Kobe Bryant, giocatore con cui il rapporto si è poi sviluppato ben oltre il rettangolo di gioco con un supporto costante alla famiglia arrivato dopo la tragedia del 26 gennaio 2020, "un giocatore incredibile". E se a dirlo è chi nel corso della quasi ventennale carriera in NBA mai si è speso con tutta questa benevolenza nei confronti di un suo compagno di squadra, c'è da crederci al 100%. Pau Gasol ha rappresentato, per la pallacanestro americana, europea, spagnola e praticamente mondiale, uno dei lunghi più tecnicamente dotati e vincenti del basket moderno, capace di imporsi ad ogni latitudine e lasciare sempre il segno in ogni squadra di cui ha indossato la canotta e guadagnando rispetto e ammirazione da parte di tutti gli addetti ai lavori, in primis proprio dal Mamba, grazie a un'intelligenza e capacità di lettura da assoluto genio del gioco.

Il fratello di Marc ha disputato 18 stagioni in NBA tra Memphis Grizzlies (coi quali è stato nominato rookie dell'anno nel 2002), Chicago Bulls, San Antonio Spurs, Milwaukee Bucks e ovviamente Los Angeles Lakers. È in California che il catalano ha raggiunto forse l'apice della sua carriera, con i due titoli vinti al fianco appunto di Kobe Bryant nel 2009 e 2010 contro Orlando Magic e Boston Celtics. In totale, 1226 partite giocate con 20.894 punti, 11305 rimbalzi più di 3.500 assist e oltre 1.500 stoppate. In più, Pau ha indossato la canotta del Barcellona dal 1999 al 2001 e nella stagione 2020-21, chiusa con le Final Four di Eurolega e le Olimpiadi di Tokyo, ultimo impegno prima della decisione maturata proprio in queste ore e riportata per primo dal giornalista del Mundo Deportivo Lucas Saez-Bravo. Annoverato nell'élite della pallacanestro europea al pari di giganti come Dirk Nowitzki, Arvydas Sabonis, Drazen Petrovic e Toni Kukoc, dal 2021 Gasol è anche membro del Comitato Olimpico Internazionale, inserito nella Commissione Atleti Olimpici.

Pau annuncerà ufficialmente il suo addio al basket con una conferenza organizzata per il prossimo 5 ottobre, spiegando anche i motivi del dietrofront rispetto alla volontà che subito dopo le Olimpiadi sembrava poterlo tenere un altro anno in campo con la maglia del Barca (in parte anticipata negli ultimi giorni, in cui aveva dichiarato:"Sento di poter giocare ancora, a volte ho una voglia matta di allenarmi ma in altri casi non è così. Dipende tutto da me e dalla mia famiglia ma so che continuando a giocare correrei dei rischi perché nel corso della carriera ho chiesto moltissimo al mio corpo"). Gli sforzi profusi per ripartire e chiudere degnamente con la canotta che l'ha lanciato ad alti livelli, dopo 2 anni praticamente ai box per un serio infortunio al piede, hanno alla fine inciso troppo sulla decisione del catalano, pronto a ripartire con altre vesti sempre nel mondo della pallacanestro.

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