Olimpia Milano, vittoria e primato in cassaforte: schianta il Fenerbahçe 43-68
Uno statement game, così si dice. Una partita che rafforza ulteriormente le ambizioni di un'Olimpia Milano che coglie l'ottava vittoria su nove partite giocate in Eurolega, grazie a una prova di maturità e autorità sul campo del Fenerbahçe di Sasha Djordjevic, e consolida il primo posto europeo degli uomini di Messina. Brillano in tanti, con doppie cifre di Shields (13) e Datome (11) e i 9 punti di Hall e Mitoglu, ma è soprattutto nella metà campo difensiva che la capolista d'Eurolega impartisce una severissima lezione a domicilio agli avversari, con un clinic vero e proprio che tocca il suo apice nel primo e terzo periodo da 3 e 9 punti concessi.
La cronaca della partita
Milano inizia come meglio non può, tenendo il Fenerbahce a quota 0 punti per i primi 5 minuti e 14 secondi di partita (primo punto di Jan Vesely dalla lunetta) e recuperando 5 palloni in apertura, con i punti che arrivano in maniera quasi beffarda per i turchi dai soli ex Nick Melli e Gigi Datome, che si dividono canestri e azioni difensive di altissimo livello che valgono la bruciante partenza per 11-1 che pronti-via toglie fiducia e carica al rumoroso pubblico locale. Si iscrive alla festa anche Shavon Shields, che segna i due punti del 13-1 con Milano capace di tenere, dopo quasi 8 minuti, gli avversari ancora a secco di canestri dal campo, e subito dopo la tripla del 16-1. Dalla panchina Messina trova ulteriore energia, con Tarczewski che in difesa fa sentire muscoli e centimetri e il Chacho Rodriguez che prima regala l'assist e subito dopo tripla del 19-1 seguita da quella di Davon Hall che vale il 22-3 (nel mezzo il primo e unico canestro del quarto dei padroni di casa arriva dopo 9 minuti e 5 secondi). Il primo quarto si chiude con il +19 Olimpia e avversari tenuti a 1/6 da 2, 0/5 da tre e 5 palle perse.
Il secondo inizia con lo stesso copione: alley-oop di Rodriguez per Tarcewski, tripla di Mitoglu, tripla di Hall, e ancora time-out di Sasha Djordjevic, che inizia a dare spazio alle seconde linee cercando energie dalla panchina con il punteggio che recita un eloquente 32-7. Un piccolo calo di concentrazione del “Chacho” (4 palle perse in pochi minuti) e la schiacciata di Vesely fanno imbestialire Messina che chiama il minuto di sospensione anche perché il Fener rientra emotivamente in partita e tiene almeno in attacco dove la palla inizia a entrare con continuità nonostante Milano costringa a sudare le proverbiali sette camicie in ogni singolo possesso.
Una tripla di Shields a fil di sirena e una bellissima difesa della coppia Melli-Tarczewski confeziona il fallo offensivo turco per un recupero palla che toglie ritmo all’ondata degli uomini allenati dall’ex coach della Virtus Bologna. La fisicità del Fenerbahce però sale di colpi e rende molto più difficoltosi gli attacchi Olimpia, con Messina che ricorre alla panchina per gestire il vantaggio e trovare soluzioni alternative. Con la rimonta turca che un po' alla volta sembrano riaffacciarsi almeno ad un gap decoroso (dal 5-30 a 20-35) proprio a fil di sirena del periodo Jerian Grant ruba una palla importantissima e si lancia in contropiede per chiudere i primi 20 minuti sul 37-20 Milano.
Il secondo tempo inizia nuovamente con un grande effort difensivo di Milano, che nel frattempo trova in attacco la tripla di Shields e le due di Datome per il 46-20 in due attacchi al limite dei 24 e in situazione di transizione, con l'ex capitano della Nazionale bravo a farsi trovare in angolo in attesa dello scarico. Devon Hall ne aggiunge altri 3, ma con canestro dall'area e tiro libero aggiuntivo, e in 4 minuti l'Olimpia arriva fino al +27 (49-22 e 51-24) con il parziale di 14-4 in apertura del periodo. Ricci tripla dopo una bellissima circolazione di palla per il 56-27 che diventa 58-27 nell'azione successiva e addirittura 60-27 su un'altra perla di Rodriguez per Mitoglu. Il periodo si trascina fino alla sirena che chiude il parziale sul 62-29, con appena 9 punti segnati dalla squadra di casa.
L'ultimo periodo del Fener inizia con un parziale di 8-0 costruito dall'energia delle seconde linee dei turchi, su tutti Hazer, che rosicchiano in parte l'enorme svantaggio accumulato invogliando Messina al time-out sul 62-37, da cui Milano esce giocando attacchi pazienti col long-two di Shields e un'iconica azione difensiva di Melli che stoppa il tentativo di schiacciata sempre di Hazer.
Da lì in poi anche le residue chance di salvare la faccia del Fenerbahce si spengono e gli ultimi minuti sono di pura gestione per Grant e compagni, con minuti concessi anche a Daniels e Biligha in chiusura. Finisce 68-43 per Milano. Sempre più prima, sempre più sicura del livello raggiunto dopo una straordinaria prova di forza.