“No to racism”, così le squadre di pallacanestro di Cesena e Rimini rispondono a quel “sei una scimmia”

Magliette e striscioni contro il razzismo nella partita tra nuova Virtus Cesena e New Basket Rimini. Le due società: “Proteggiamo le giocatrici dal clamore mediatico”
A cura di Gabriele Mento
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È passata meno di una settimana dal brutto episodio di razzismo, nel quale una tifosa cesenate, madre di due giocatrici, ha rivolto insulti razziali verso una ragazza minorenne del New Basket Rimini nel corso di una partita di under 19. Il destino ha voluto che le due società si incontrassero nuovamente ieri sera, questa volta con le squadre senior che militano in serie B, con le squadre che hanno sfruttato al massimo l'occasione per dare un messaggio deciso contro al razzismo.

L'iniziativa per lo stop al razzismo

Entrambi i team durante il riscaldamento della partita hanno indossato delle magliette con scritto "Stop racism". Prima della palla a due è stato letto dalla capitana della Nuova virtus Cesena Venronica Andrenacci un messaggio da parte di tutta la squadra. "Desideriamo esprimere il nostro profondo rammarico per la recente vicenda che ha coinvolto una minore e che ha messo in luce il triste fenomeno del razzismo. È fondamentale che come comunità ci uniamo per condannare fermamente ogni forma di razzismo e lavoriamo insieme per costruire un ambiente in cui ogni individuo, indipendentemente dalla propria origine, possa sentirsi rispettato e al sicuro".

Proteggere le ragazze dal clamore mediatico

La notizia dell'episodio di razzismo di lunedì scorso ha inevitabilmente suscitato grande clamore mediatico, nel quale giocoforza sono finite coinvolte le ragazze delle due società. Ivana Donadel, vicepresidente della Nuova Virtus Cesena, sottolinea come "Per noi adesso, e nei prossimi mesi, la priorità sarà la tutela e la protezione delle due ragazze, indirettamente protagoniste di questo spiacevole episodio".

Dello stesso aviso anche Massimiliano Menduchi, dirignete della Happy Basket Rimini: "Nei nostri pensieri c'è lasciare tranquilla l'atleta e la sua famiglia. Chiediamo anche di smetterla di rivolgere messaggi di odio alla signora che ha pronunciato quell'epiteto, perché ricadono a pioggia sulla sua famiglia".

Quali conseguenze ha avuto l'episodio di razzismo

Per i fatti accaduti lunedì scorso si sono mosse sia la giustizia sportiva che quella ordinaria. A pagare il prezzo più alto naturalmente è stata la signora che ha rivolto gli insulti alla giocatrice minorenne, alla quale è stato comminato un Daspo di due anni dagli eventi sportivi. La Nuova Virtus Cesena è stata sanzionata dal giudice sportivo con la squalifica del campo per tre giornate, mentre la giocatrice insultata, espulsa dal campo per essere andata sugli spalti per rispondere agli insulti ricevuti, non è stata squalificata.

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