NBA trade deadline da impazzire: tutti gli scambi conclusi oggi
Solita, intensissima giornata di scambi NBA a ridosso della trade deadline, da poco scoccata (ore 21.00 italiane) e sempre fonte di sorprese inaspettate. Da adesso in poi, per tutte le squadre, non resta che la finestra per firmare i giocatori che saranno tagliati, diventando quindi free agents, via buyout. Vediamo prima di tutto nel dettaglio tutti i movimenti di giornata:
Philadelphia 76ers-Brooklyn Nets: lo scambio più importante della giornata. James Harden e Paul Millsap arrivano alla corte di Joel Embiid. A Brooklyn vanno Ben Simmons, Seth Curry, Andre Drummond, la prima scelta 2022 e la prima scelta 2027 protetta. Il Barba, contestualmente, ha firmato l’opzione da 47.3 milioni per il prossimo anno e resterà quindi un giocatore di Phila almeno fino al 2024.
Milwaukee Bucks-Los Angeles Clippers-Sacramento Kings-Detroit Pistons: trade a 4 che offre spunti estremamente interessanti. Trey Lyles, Josh Jackson e Donte DiVincenzo, giocatori pronti e di impatto soprattutto primo e ultimo, approdano ai Kings. Il lungo Serge Ibaka da Los Angeles vola in direzione Wisconsin, ai Bucks, mentre Marvin Bagley III proverà a dare finalmente un senso alla sua carriera NBA in quel di Detroit. Per completare, Semi Ojeleye e Rodney Hood si uniscono ai Clippers, che da questa mossa risparmiano circa 30 milioni di tassa di lusso.
Dallas Mavericks-Washington Wizards: senza dubbio la trade più inaspettata del giorno. La guardia Spencer Dinwiddie e il lungo tiratore (ma in crisi da qualche mese, subito dopo aver firmato il rinnovo milionario) Davis Bertans diventano compagni di Luka Doncic in Texas. A fare il percorso inverso sono Kristaps Porzingis e una seconda scelta, spediti nella Capitale. Il progetto sull'asse Slovenia-Lettonia a Dallas prosegue, ma con protagonisti diversi. Washington si libera di due giocatori coi quali il feeling non è mai scattato quest'anno, puntando sulla rinascita di un lungo che ha patito particolarmente la prepotente ascesa di Luka Doncic a leader dei Mavs.
Boston Celtics-San Antonio Spurs: ottima presa di Boston, con il neo GM (ed ex coach) Brad Stevens che porta in Massacchussets uno dei migliori difensori disponibili sul mercato, l'esterno Derrick White di San Antonio. In cambio, Gregg Popovich riceve Josh Richardson, Romeo Langford e la prima scelta 2022 (protetta).
Charlotte Hornets-Washington Wizards: sempre nell'ottica di totale ripulisti in Capitale, la squadra (anche) di proprietà di Michael Jordan si porta a casa l'energico lungo Montrezl Harrell, in cambio di Ish Smith e Vernon Carey Jr. che vestiranno invece la canotta dei Wizards. Per la squadra di LaMelo Ball, un'aggiunta estremamente interessante per capacità di concludere da tagliante al ferro il pick-and-roll, ma non il big-man che tutti si attendevano per risolvere gli annosi problemi difensivi della squadra.
Boston Celtics-Houston Rockets: nell'ottica di restare al di sotto della luxury tax, i Celtics hanno inviato un pacchetto composto da Dennis Schroder e Enes Freedom-Kanter(già tagliato) e Bruno Fernando ai Rockets, in cambio del tedesco Daniel Theis: per il lungo si tratta di un ritorno.
San Antonio Spurs-Toronto Raptors: San Antonio si libera del veterano Thaddeus Young per ereditare il contratto di Goran Dragic, che sarà tagliato a breve per approdare verosimilmente ai Dallas Mavericks, e una scelta protetta 2022. I canadesi aggiungono l'ennesima ala versatile di un roster pieno di atleti, portando una buona dose di esperienza tra i tanti giovani allenati da Nick Nurse.
Phoenix Suns-Indiana Pacers-Washington Wizards: la squadra di Chris Paul riacquista Torrey Craig da Indiana, in cambio di Jalen Smith e di una seconda scelta. Inoltre, sempre il team allenato da Monty Williams mette le mani su Aaron Holiday, direttamente dai Wizards, in cambio di "cash considerations", ovvero un semplice ristoro in denaro. Gli Orlando Magic lo spiegano nel migliore dei modi…
Restano al palo Los Angeles Lakers e New York Knicks, secondo molti attivissime nelle 48 ore che hanno preceduto il gong ma incapaci di affondare il colpo giusto sui tanti obiettivi che avrebbero cambiato l'inerzia di una stagione finora mediocre per entrambe. Tanti giocatori dati per sicuri partenti, tra cui il nostro Danilo Gallinari ma anche la guardia di Houston Eric Gordon o il lungo di Indiana Myles Turner, restano dove sono. Non è detto che la situazione non possa cambiare nelle prossime ore, potendo le rispettive franchigie optare per il taglio soprattutto nel caso dei veterani. Per un mercato che finisce, un nuovo tormentone che inizia con i buyouts e le contender pronte a mettere le mani sugli esuberi delle squadre di medio-bassa classifica. L'NBA non si ferma mai.