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Nati in Italia ma stranieri, la squadra di basket che non può giocare in campionato

A Castel Volturno una società permette a giovani figli di immigrati di far pallacanestro gratuitamente, ma per le regole della Federbasket i ragazzi non possono giocare in campionato. Appello di personaggi della società civile per cambiare le regole.
A cura di Carlo Passarello
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Il gruppo dei giovani atleti del Tam Tam Basket
Il gruppo dei giovani atleti del Tam Tam Basket

Sono ragazzi di 14 anni, nati in Italia ma che non sono italiani e per questo non possono disputare campionati giovanili nel nostro Paese. La storia viene dalla provincia di Caserta, dove l’ex campione d’Italia Massimo Antonelli ha creato una società per permettere gratuitamente ai ragazzi del litorale domizio di giocare a pallacanestro. La società si chiama Tam Tam Basket, nata lo scorso anno a Villaggio Coppola, frazione di Castel Volturno.

“I ragazzi sono risiedenti di seconda generazione. I loro genitori sono arrivati qui verso la fine degli anni ’90”, spiega Antonelli. Si tratta di una quarantina di giovani fra i 13 e i 15 anni, i cui genitori provengono da varie parti dell’Africa ma nella cui carta d’identità è indicato come luogo di nascita proprio l'Italia. Il progetto Tam Tam però non si rivolge solo a loro, l’idea è coinvolgere nei prossimi tre anni 300 ragazzi fra i 7 e i 18 anni, in collaborazione con scuola, università e istituzioni. Nel territorio in cui lavora la società di Antonelli, campione d’Italia con la Virtus Bologna a metà degli anni ’70, c’è una delle comunità africane più grandi d’Europa. “Ci rivolgiamo ai giovanissimi che non hanno possibilità di fare sport perché l’indigenza dei loro genitori non glielo consente. Quindi i beneficiari diretti sono tutti figli di genitori africani indigenti che vivono da molti anni a Castel Volturno o zone limitrofe e che ne frequentano le scuole locali”, si legge nel manifesto della società.

Il progetto sta iniziando a funzionare, ma per le regole della Federbasket non possono giocare nella stessa partita più di due ragazzi non di cittadinanza italiana. I giovanissimi coinvolti dal basket a Castel Volturno non potranno dunque giocare campionati agonistici. Dalla società è partito però un appello al presidente della Federbasket Gianni Petrucci e al numero uno del Coni Giovanni Malagò, per permettere di giocare i campionati a questi ragazzi. “Non vogliamo una deroga per noi – dice Massimo Antonelli – chiediamo vengano cambiate le regole perché chi nasce in Italia deve poter giocare in Italia. Lo troviamo più giusto”. Per questo ha chiesto un incontro a Petrucci e Malagò.

I giovani del Tam Tam durante una partita
I giovani del Tam Tam durante una partita

A lavorare con Antonelli e i giovani le cui famiglie provengono soprattutto da Ghana e Nigeria ci sono altri due dirigenti, ovvero Guglielmo Ucciero e Pietro D’Orazio. Fanno parte dello staff anche quattro allenatori e una psicologa. “Contiamo di coinvolgere entro la fine dell’anno circa sessanta ragazzi”, aggiunge Antonelli.

A dar sostegno alla richiesta di Massimo Antonelli un vero e proprio movimento, composto da politici, giornalisti e personalità del mondo della cultura, oltre a sportivi di tutti i livelli. Fra i firmatari dell’appello gli attori napoletano Carlo Croccolo e Gianni Ferreri, il giornalista Domenico Iannaccone, poi l’ex campione Nba Linton Johnson. C’è anche la coppia formata da Pina Turco (attrice di Gomorra) e Edoardo De Angelis (regista di Indivisibili) a sostenere l'iniziativa della Tam Tam. Fra i firmatari dell’appello pure Dimitri Russo, sindaco di Castel Volturno. Il tema è approdato negli ultimi giorni anche in Parlamento, rilanciato dal deputato del Pd Michele Anzaldi. Per adesso nessuna risposta è arrivata dalle istituzioni sportive, una cosa però è certa: Tam Tam Basket continuerà ad avvicinare giovanissimi alla pallacanestro.

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