Milano è un uragano: Venezia spazzata via, l’Olimpia vola sul 2-0 nelle semifinali playoff
Senza storia. Gara 2 delle semifinali playoff è stata una vera e propria lezione di pallacanestro. L'Olimpia Milano, a 4 giorni dalla partita più importante della sua storia recente (semifinale di Eurolega contro il Barcellona prevista per venerdì 28 maggio a Colonia) sa di non poter sprecare inutili energie e lancia un messaggio forte e chiaro alla Reyer Venezia, annientata per 99-65. Eppure, la squadra di Walter De Raffaele che aveva visto sfumare la vittoria in gara 1 proprio negli ultimi secondi e dopo una gara giocata alla pari con la corazzata di Ettore Messina, sembrava nei primissimi minuti viaggiare ancora a entusiasmo e consapevolezza di 48 ore fa, ma dal 7-4 di apertura per i lagunari, propiziato da De Nicolao e Watt, la partita è finita senza possibilità di appello.
Il netto parziale di Milano che mette ko Venezia
Guidata da Malcolm Delaney (12 punti nel primo quarto, 20 a fine partita) Milano ha alzato la pressione difensiva(la Reyer ha chiuso con 4/27 da tre e 12 palle perse) negando il canestro per quasi 10 minuti tra primo e secondo quarto a Venezia, e dando sl contempo spettacolo nella metà campo di attacco dove un eloquente parziale di 21-0 interrotto solo da un canestro di Mitchell Watt ha di fatto chiuso la disputa dopo meno di 15 minuti, iniziando un lunghissimo garbage time dove Messina è riuscito a ruotare con comodità i suoi giocatori (Delaney unico a quota 30 minuti, poi tutti in campo fino ai 9 minuti di Wojciechowski), mandando a punti tutti e lanciando un segnale impressionante di strapotere misto a profondità di organico.
Milano – Venezia 2-0
Il resto, in 25 minuti di pure accademia, è stato uno show abilmente impreziosito dai passaggi dietro la schiena di Sergio Rodriguez (16 minuti in campo, 14 punti e 7 assist) e da alcune belle giocate di un sempre più recuperato Gigi Datome, che scalda i motori in vista del Barca e strappa applausi tra i pochi presenti al Forum. Messina però, anche sul +25, continua a allenare, disegnare schemi e riprendere i suoi per tenere alta la tensione, chiudere in bellezza e registrare una solida prestazione di squadra che vale un 2-0 arrivato senza sforzi particolari.
L'Olimpia, si è visto, ci teneva ad archiviare abilmente questa gara 2 per poi risparmiare energie e fiato in vista dell'Eurolega: l'ha fatto con una prova di forza (44% dall'arco, 20 assist di squadra) che ricorda la partita già vista in Coppa Italia, con le bocche da fuoco di Venezia totalmente disinnescate e tante giocate di prestigio dei migliori uomini dei meneghini, che alla sirena finale incassano anche l'in bocca al lupo dei ragazzi di De Raffaele, troppo bruti per essere veri stasera, feriti ma rispettosi dell'avversario e loro primi tifosi in Europa.
Il modo migliore possibile per affrontare l'appuntamento più atteso dell'era Armani. Questa Olimpia può farcela.
Il tabellino:
MILANO: Leday 12, Moraschini 4, Roll 12, Rodriguez 14, Cinciarini 2, Delaney 20, Shields 8, Brooks 4, Hines 8, Wojciechowski 4, Datome 9, Biligha 2.
VENEZIA: Casarin, Tonut 10, Stone 3, Vidmar 6, Chappell 6, Daye 12, De Nicolao 3, Campogrande, Mazzola, Cerella 3, Watt 15, Jerrells 7