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Michael Jordan è un drago: fa una montagna di soldi vendendo gli Hornets dopo 13 anni di disastri

Michael Jordan si conferma un drago anche negli investimenti, con la cessione degli Hornets che gli ha permesso di incassare una cifra mostruosa.
A cura di Marco Beltrami
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Michael Jordan nella sua eccezionale carriera ha dimostrato di non avere solo un fiuto speciale per il canestro, ma anche per gli affari. E a quanto pare dopo il suo ritiro, quello che viene considerato il giocatore di basket più forte di sempre si è confermato un fuoriclasse in termini di investimenti. L'ultima operazione è letteralmente sorprendente e riguarda sempre la pallacanestro con la cessione degli Charlotte Hornets.

Il sei volte campione NBA e cinque volte MVP era il proprietario di maggioranza della franchigia che milita nel massimo campionato cestistico a stelle e strisce. Per 13 anni MJ è stato al timone della squadra del North Carolina che ora ha ceduto ad una cordata di imprenditori guidata da Gabe Plotkin e Rick Schnall. Quando 13 anni fa Jordan decise di investire in maniera più massiccia nel suo amato basket, piazzò un investimento da 275 milioni di dollari per prendersi la fetta più grande degli Hornets. Un'operazione portata avanti con lungimiranza e spirito imprenditoriale visto che il valore della squadra si è moltiplicato.

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Basti pensare che la valutazione della franchigia è esplosa per 20 volte negli ultimi anni, con il cambio di proprietà che si è concretizzato per una cifra complessiva di 3 miliardi di dollari. In pratica nelle casse del popolare campione di basket sono finiti circa 2 miliardi di dollari, ovvero 1.8 miliardi di euro. Un affare clamoroso per Jordan che in un colpo solo ha guadagnato più di quanto gli ha garantito in carriera il suo contratto con la Nike (poco più di un miliardo) in ben 40 anni di partnership. Insomma un affare eccezionale.

Il valore dunque degli Charlotte è aumentato notevolmente ma non certo per i risultati sportivi. Durante l'era Jordan infatti la squadra innanzitutto non ha mai vinto una serie nei playoff (con due partecipazioni agli spareggi), non è mai finita più in alto del sesto posto nella Eastern Conference, ha la 5a percentuale peggiore di vittorie in NBA. Numeri tutt'altro che positivi per un paradosso che dal punto di vista economico di certo non dispiace a Michael Jordan: è riuscito ad incassare una cifra monstre nonostante il flop sul parquet dei suoi ex giocatori.

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