L’uomo che ha ucciso il padre di Michael Jordan può essere rilasciato dopo 30 anni: forse è innocente
Dopo 30 anni dal tragico omicidio di James R. Jordan Sr., padre della leggenda NBA Michael Jordan, l'assassino condannato, Daniel Green, potrebbe presto ottenere la libertà. Uno scenario clamoroso su un caso che fece tanto rumore nel 1993 è che ora pare essere nuovamente sotto esame. La commissione per la libertà vigilata della Carolina del Nord sta infatti deliberando sul potenziale rilascio di Green, secondo quanto riferisce il New York Times. Il giudice Gregory Weeks ha ammesso il suo rammarico per le decisioni prese durante quel processo.
Weeks ha espresso preoccupazioni ossessionanti sulla legittimità delle prove, inclusi i risultati inconcludenti degli esami del sangue. "Non ero mai stato così ossessionato", ha detto lo stesso giudice alla commissione. Green, che all'epoca dei fatti aveva solo 18 anni, si è sempre dichiarato innocente pur ammettendo di essere stato coinvolto dopo l'assassinio di Jordan. Ora non resta che attendere la decisione definitiva della North Carolina Commission che potrebbe arrivare almeno tra un mese per capire davvero cosa sia accaduto.
Tutto accade a luglio 1993 su un'autostrada della Carolina del Nord mentre James R. Jordan Sr. riposava nella sua auto. I due adolescenti, Daniel Green e Larry Demery, furono accusati e in seguito condannati per il crimine. Un fatto che chiaramente colpì profondamente Michael Jordan, influenzando il suo inaspettato primo ritiro dal basket professionistico nel 1993. Dopo l'identificazione del corpo del padre, Daniel Green fu dichiarato colpevole del suo omicidio in primo grado condannato all'ergastolo per omicidio colposo.
Il ritiro di Jordan a seguito della morte del padre
Per quanto riguarda Larry Demery invece, la condanna è arrivata sulla base del suo patteggiamento, testimoniando contro Green sostenendo di essere stato lui a sparare: fattore chiave per garantire la condanna di Green. Per anni però è sempre stata contestata l'equità di questo processo di condanna che si basava sulle prove testimoniali presentate all'epoca. Dopo quanto accaduto il 6 ottobre 1993, durante una conferenza stampa, Michael Jordan comunicò la decisione di lasciare la pallacanestro, poiché non aveva nulla più da dimostrare, avendo già raggiunto l'apice della propria carriera. Successivamente a questa dichiarazione Jordan tornò sui suoi passi per poi ritirarsi definitivamente al termine della stagione 2002-2003 per la terza e ultima volta.