L’incredibile allenamento di Steph Curry: “Un altro giocatore NBA l’ha fatto, ma ha vomitato subito”
Dopo un inizio di stagione difficile a dire poco, i Golden State Warriors assomigliano sempre di più alla squadra campione NBA dello scorso giugno. La ritrovata efficienza al tiro di Klay Thompson, assieme al rimescolamento dei quintetti con nuove rotazioni da parte di coach Kerr per ovviare al disastroso rendimento della second unit, hanno prodotto la risalita della squadra di San Francisco fino all'attuale sesto posto a Ovest. Ovviamente le ambizioni dei Warriors sono ben altre e non potrebbe essere diversamente alla luce del fatto che a 34 anni Steph Curry sembra vicino alla sua massima espressione non solo cestistica, ma anche fisica.
Miglioratissimo in difesa negli ultimi anni, in virtù anche di un evidente irrobustimento muscolare, Curry abbaglia così tanto con le sue doti di tiro e ball handling, che molti non fanno caso ad una condizione atletica che è semplicemente mostruosa per supportare il suo modo di stare in campo. Letteralmente mai fermo, Curry si muove alla velocità della luce per uscire dai blocchi e sfuggire a marcature doppie e triple. Cosa ci sia dietro un condizionamento fisico così estremo, lo spiega in maniera eloquente il suo allenatore personale Brandon Payne.
Le sessioni di allenamento di Curry sono progettate per prepararlo al suo movimento costante nell'attacco dei Warriors, ma gli richiedono anche di tirare con le gambe stanche, simulando partite reali. Parlando al podcast "Basketball Illuminati", Payne ha rivelato che un giocatore NBA attuale – di cui non ha fatto il nome – ha interrotto un allenamento con Curry dopo soli cinque minuti, perché non ce la faceva più.
"Abbiamo avuto con noi un giocatore che è ancora in NBA, si è allenato per i primi cinque minuti, poi si è seduto sul pavimento accanto alla porta per circa 30 secondi, si è alzato, è uscito e ha vomitato. E li è finito – ha detto il preparatore di Curry – Era anche un buon giocatore!". Payne ha spiegato che quando altri giocatori devono fermarsi durante i loro allenamenti, lui e Curry semplicemente continuano senza di loro. L'aneddoto fa capire che il buon Steph non è soltanto uno che lancia la palla nel canestro da distanze siderali…