video suggerito
video suggerito

La sorprendente stagione dei Memphis Grizzlies, rivelazione NBA

Privi del secondo miglior giocatore, con un gruppo lungo ancora giovanissimo e con un coach al secondo anno da primo allenatore NBA, i Memphis Grizzlies stanno mettendo in piedi una vera e propria impresa. Ottavi nella Western Conference, ad appena 2 partite dai Mavs, e con un futuro che promette di regalare soddisfazioni.
A cura di Luca Mazzella
5 CONDIVISIONI
Immagine

26 vinte, 23 perse, ottavo posto nella Western Conference. A 2 partite dai Dallas Mavericks settimi e davanti a squadre come Golden State e New Orleans partite con ben altre ambizioni e obiettivi e, nonostante tutto, ancora molto più considerate mediaticamente. Si parla dei Memphis Grizzlies, forse il più sorprendente roster dell'NBA 2020-21. La squadra guidata dal sophomore Ja Morant e allenata dal sottovalutatissimo Taylor Jenkins, al secondo anno in panchina dopo la lunga esperienza da assistant-coach in quel di Atlanta e Milwaukee (ma di scuola Spurs), sta giocando praticamente una stagione intera andando oltre ogni più rosea aspettativa e ben al di sopra dell'effettivo valore degli uomini a disposizione, considerando soprattutto l'assenza da inizio anno della seconda "stella" JJJ, Jaren Jackson Jr, giocatore pronto a esplodere ma mai sceso in campo a causa del protrarsi di un serio infortunio al ginocchio sinistro patito lo scorso agosto.

Dietro le quinte del miracolo Memphis

Privati dal giorno 0 del lungo titolare della squadra, i Grizzlies non si sono persi d'animo: con una difesa tra le migliori della lega (settimo defensive rating) e la volontà di sfruttare e valorizzare ogni singolo giocatore di un roster giovanissimo, Jenkins ha messo in piedi una rotazione di 11 uomini (Gorgui Dieng è stato rilasciato), tutti in campo per almeno 18.7 minuti, preservando allo stesso tempo Morant (inspiegabilmente 15esimo nella classifica dei migliori giovani di ESPN, a riprova di una scarsissima considerazione di questa squadra) al quale, per un ultimo anno, è chiesto il grande sacrificio di contenere la sua esuberanza, limitata ad appena 31 minuti a partita.

Lo spot che avrebbe dovuto occupare Jackson Jr è stato preso, con ottimi risultati, da un ormai veterano NBA come Jonas Valanciunas, che a 28 anni si ritrova ad essere il giocatore più anziano di un gruppo il cui quintetto è completato dall'ex Spurs Kyle Anderson e dagli esterni Dillon Brooks e Grayson Allen. Già nei nomi, un core tutt'altro che indimenticabile sulla carta e che non brilla per talento puro. In più, e qui c'è lo zampino di un reparto scouting che ha saputo pescare con intelligenza al draft, un quintetto "di riserva" composto da Brandon Clarke, Desmond Bane (il miglior tiratore dell'ultimo draft), De'Anthony Melton, Xavier Tillman e Justice Winslow, acquisito via trade dai Miami Heat in cambio di Andre Iguodala e, dopo mesi alle prese con infortunio, in pianta stabile nelle rotazioni di Jenkins.

Immagine

Il sogno Playoffs

A dispetto di un progetto che non ha l'ossessione di sbocciare oggi e che attende pazientemente di poter finalmente reinserire nel motore "JJJ", Memphis rifiuta ogni logica di tanking e sta affidando passo dopo passo la crescita e la maturazione del gruppo a una filosofia vincente e poco attendista. Costruire giocando ogni partita e senza più l'assillo della lottery, inutile ormai in una franchigia che negli anni ha saputo accumulare sapientemente talento e versatilità e oggi deve solo far esplodere tutti i giocatori a disposizione.

Un po' come, in tono minore, stanno facendo i Knicks, Memphis è convinta che sia molto più costruttivo far crescere un gruppo giocando per vincere più gare possibili pur nella consapevolezza di avere vita breve ai Playoffs, se conquistati (oggi giocherebbero il torneo play-in tra settima e decima), piuttosto che gettare la spugna e rimandare tutto alla prossima stagione. E i risultati si vedono: 15-6 di record contro le squadre della Eastern Conference, protagonisti diversi ogni sera (nell'ultima W Allen ha fatto registrare 30 punti e ogni starter ha segnato almeno 16 punti), striscia aperta di quattro successi e uno sguardo ottimista verso il futuro. Che non vede l'ora di inserire i Grizzlies tra le grandi della lega.

5 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views