Kobe Bryant, la moglie Vanessa e le figlie davanti ad uno dei murales dedicati alla stella NBA
È passato poco più di un mese da quando Kobe Bryant, la figlia Gianna e altre sette persone hanno perso la vita in un incidente di elicottero sulle colline di Calabasas, nei pressi di Los Angeles. Sono state settimane difficili per lo sport americano e per tutti gli sportivi del mondo, che hanno accolto con incredulità la scomparsa di una delle stelle più brillanti della NBA degli ultimi decenni.
Pochi giorni fa si sono tenuti i funerali in forma privata e il toccante memoriale allo Staples Center di LA e poche ore fa la moglie di Kobe, Vanessa Bryant, ha pubblicato sul suo profilo di Instagram una foto che la vede insieme alle figlie davanti a uno dei tanti murales che ritraggono il marito e la figlia Gianna. Ad accompagnare l'immagine ci sono dalle parole della canzone "Smile" di Nat King.
Vanessa: Kobe marito fantastico, volevamo diventare vecchi assieme
A distanza di giorni ancora risuonano le parole pronunciate da Vanessa Bryant dal palco dello Staples Center durante il memoriale per il marito, dove si sono radunati in ventimila per ricordare Black Mamba. Un discorso che ha commosso tutti gli ascoltatori, vicini e lontani: "Dio sapeva che Kobe e Gigi non avrebbero potuto stare su questa Terra uno lontano dall’altra. E così se li è portati in paradiso assieme. Sono stata la sua migliore amica, la sua prima ragazza, sua moglie, il suo grande amore. Mi ha mandato un ultimo messaggio, prima di morire: voleva che ci prendessimo un po' di tempo io e lui soltanto, senza le bimbe, per stare assieme. Non ce l’abbiamo fatta".
Vanessa Bryant fa causa alla società dell’elicottero precipitato
Vanessa Laine Bryant si è mossa per vie legali nei confronti alla società proprietaria dell’elicottero perché è convinta che il pilota fu negligente nel volare con quelle condizioni meteo. La moglie di Kobe è convinta che il pilota Ara Zobayan, morto nell'incidente anche lui, non avrebbe dovuto viaggiare quella mattina a cauda delle condizioni meteo: nell'azione legale si fa riferimento anche alla velocità elevata del mezzo, circa 180 miglia all’ora, e alla non sostenibilità per la nebbia e le avversità che si erano riproposte quella mattina.