Kobe Bryant, foto della scena dell’incidente diffuse online: indagati 8 vice-sceriffi
Un "pugno nello stomaco", così lo sceriffo della contea di Los Angeles Alex Villanueva ha commentato il caso delle foto dei resti di Kobe Bryant e delle altre 8 vittime scattate sul luogo dell'incidente, e poi diffuse pubblicamente. Si sta iniziando a fare chiarezza su una vicenda che ha ulteriormente sconvolto la famiglia Bryant, con la moglie Vanessa intenzionata a far sì che i responsabili vengano puniti in maniera esemplare. Secondo le prime ricostruzioni, a divulgare le terribili immagini sarebbero stati otto vice sceriffi, presenti sul luogo della tragedia. Ora rischiano un'azione disciplinare e un'indagine.
Foto dei resti di Kobe Bryant e delle altre vittime dell'incidente diffuse online, indagati 8 vice-sceriffi
Nella giornata di lunedì lo sceriffo (ovvero funzionario di polizia responsabile dell'applicazione della legge) della contea di Los Angeles ha rivelato che ci sono otto vice-sceriffi coinvolti nello scandalo della diffusione delle foto dei resti di Kobe Bryant e delle altre vittime dell'incidente in elicottero. Il funzionario si è detto scioccato per la fuga delle immagini, che hanno inferto un colpo durissimo alle famiglie delle vittime. Ora i responsabili dovranno fare i conti con un'indagine interna, che secondo quanto riportato dalla stampa americana, potrebbe portare anche a gravi azioni disciplinari.
Come sono state divulgate le foto del luogo dell'incidente in elicottero
Lo sceriffo ha spiegato che sul luogo del disastro aereo c'erano solo due gruppi di persone autorizzati a scattare foto, ovvero il coroner e gli investigatori. A quanto pare però alcuni suoi collaboratori, hanno scattato diverse foto inviandole poi ad altrettante persone interne ed esterne al dipartimento. Addirittura un tirocinante vicesceriffo, avrebbe mostrato ad una donna le terribili immagini dei resti in un bar. La situazione non è sfuggita ad un barista che ha segnalato il tutto, attraverso una denuncia online al Dipartimento dello sceriffo. Villanueva che ha promesso alle famiglie delle vittime punizioni esemplari per i responsabili si è poi scusato, dichiarando di essersi sentito profondamente tradito dai suoi collaboratori