Jamal Murray, dolore e paura per l’infortunio al ginocchio sinistro
Il ginocchio sinistro di Jamal Murray ha ceduto nemmeno fosse un grissino. E il dolore è stato fortissimo. La guardia dei Nuggets è a terra, coricata su un lato. L'espressione del viso spiega bene cosa sta provando e quanto possa essere grave l'infortunio che gli è capitato. Preme la testa contro il parquet, sbatte la mano destra a terra per la sofferenza e perché ha capito che tutta la sua stagione rischia di essere finita lì, a meno di un minuto dalla fine del match contro i Golden State.
A rivedere la sequenza videoclip dell'infortunio viene la pelle d'oca: l'articolazione ha una torsione impropria e smorza il tentativo di Murray di andare in penetrazione sotto canestro. Non riesce nemmeno ad articolare il movimento con il braccio, galleggia per qualche attimo, gli servirebbe un gancio in mezzo al cielo del palazzetto per non precipitare e si arrangia come può… poggia il piede e poi si accartoccia per la fitta tremenda. Viene soccorso dallo staff medico poi esce dal campo accompagnato a braccia, rifiutando il trasporto in sedia a rotelle.
Una risonanza magnetica accerterà l'entità della lesione e questa volta il periodo di assenza potrebbe essere più lungo. Murray aveva saltato le quattro partite precedenti a causa di un infortunio all'altro ginocchio. Le parole del coach dei Nuggets, Mike Malone, al termine della partita non lasciano presagire nulla di buono. "Jamal è estremamente importante per il nostro gruppo – ha ammesso il tecnico, ribadendo tutta la propria preoccupazione per quanto accaduto -. So che sta soffrendo in questo momento e questa cosa mi dispiace molto. È una sensazione terribile".
Perché Murray sia così importante per i Nuggets lo dicono anche i numeri raccolti finora: ha una media di 21.3 punti mentre ha una percentuale al tiro del 48% nel complesso, tocca quota 41.2% sulle conclusioni da 3 punti.
