Italia, bella a metà: vince ma non convince contro la Romania
L’Italbasket di Meo Sacchetti parte col piede giusto, superando in un gremito PalaRuffini la Romania per 75-70. Una brutta partita per gli azzurri che però portano a casa i due punti contro un avversario tutt’altro che irresistibile. Fra gli spettatori i due fratelli maggiori del ct azzurro, entrambi nati in Romania. "Non so se hanno tifato per me o per la Romania", dice sorridendo Sacchetti a fine gara. Ma partiamo dall'inizio.
L’esordio da commissario tecnico dell’allenatore nato ad Altamura è in pieno stile Sacchetti: ritmi alti e grande coinvolgimento della panchina. Sono due i leader designati dell’Italbasket in assetto da qualificazione ai Mondiali: Alessandro Gentile e Pietro Aradori. Sono loro nei primi tre minuti di partita a prendere praticamente tutti i tiri della Nazionale.
Meo Sacchetti decide di partire in quintetto con Vitali, Gentile, Aradori, Polonara e Crosariol. Ed appare subito chiaro che i tre esterni sono quelli titolari, mentre le gerarchie sotto canestro sono un po’ più in discussione. La coppia di lunghi che funziona meglio infatti è quella un po’ americana un po’ camerunense composta da Burns e Biligha. A dare un mano poi ci pensano pure Della Valle e Abass che fanno rifiatare i titolari: Azzurra allunga sul finire del secondo quarto fino al +19.
Il principale peccato di Gentile e soci però è la superbia. L’Italia gioca a strappi, costruendo spesso bene i propri tiri, per poi però dimenticare marcature in difesa e a rimbalzo. Gli azzurri capiscono che contro un avversario modesto tecnicamente possono scappar via appena vogliono, ma così facendo tengono in vita la squadra di Markovski. Per provare a tenere più intensa la difesa coach Sacchetti sceglie di usare i due ‘reietti' dell’Olimpia Milano come lunghi tattici. Fontecchio e Abass – cui il patron Armani ha concesso di rispondere alla convocazione – sono quindi usati come arma speciale dal ct, anche se dimostrano la tanta ruggine che l’esperienza milanese sta facendo loro accumulare.
La chiave
Dopo 20 secondi del quarto periodo Gentile decide di non uscire a difendere su Watson. Canestro e immediato time out di un imbufalito Sacchetti. Poi ancora Gentile combina tre sciocchezze in fila, così la Romania rientra. Da quel momento la partita diventa difficile per l’Italia, che nell'ultimo periodo soffre fino alla sirena. I liberi della staffa li segna Della Valle a 40 secondi dal termine.
I migliori
Aradori e Della Valle sbagliano molto al tiro, ma sono l’anima offensiva della Nazionale. In due segnano 32 punti e sono i migliori realizzatori. Il migliore come impatto è però Paul Biligha, pure usato col contagocce dal ct azzurro. Bene anche in regia Luca Vitali e Ariel Filloy, che gioca meno di quanto potrebbe per problemi di falli.
I peggiori
Gentile parte bene, poi fa davvero male. Pessimo l’atteggiamento difensivo dell’ex capitano di Milano, che gioca più di quanto meriti anche perché Meo Sacchetti lo vuole recuperare in vista delle prossime sfide. "Ha iniziato con la voglia di spaccare in due la gara, poi ha avuto un periodo di sufficienza e per questo ho deciso di toglierlo dal campo", taglia corto il ct che comunque tiene molto a Gentile come è normale che sia.
Il tabellino, Italia-Romania 75-70
- Italia: Vitali 7, Gentile 12, Aradori 16, Polonara 2, Crosariol 4; Della Valle 16, Fontecchio 3, Biligha 4, Filloy 6, Abass 5, Burns, Iannuzzi n.e. All.Sacchetti.
- Romania: Watson 14, Mandache 3, Kuti 6, Moldoveanu 10, Cate 16; Orbeanu 8, Uta, Paliciuc 7, Nicolescu, Torok 4, Darwiche 2, Virna n.e. All. Markovski.
- Arbitri: Maestre, Bijedic e Nikolic.
- Note: spettatori, 5000. Parziali: 26-15, 42-28, 59-42.