Impazza il mercato NBA: in poche ore investiti 1.5 miliardi di dollari
Tutto in una notte, verrebbe da dire. In pieno stile NBA, con un tornado di notizie a susseguirsi tweet dopo tweet dei soliti insiders americani, la prima nottata di mercato ha regalato come sempre una moltitudine di firme, tra estensioni e accordi dei vari free agents, che hanno impegnato sinora la bellezza di 1.5 miliardi di dollari complessivi. Proviamo, per quanto possibile, a riassumerle qui.
Estensioni delle Superstar
Dalla mezzanotte italiana tante squadre potevano allungare gli accordi contrattuali dei loro migliori giocatori, secondo determinati criteri di eleggibilità (premi vinti, selezioni nei quintetti NBA, anni di esperienza nella lega), e come prevedibile non hanno atteso molto rispetto all'apertura ufficiale per annunciare i corposi investimenti sui loro franchise-players. Denver ha formalizzato il rinnovo quinquennale di Nikola Jokic, a partire dalla stagione 2023/24, per 270 milioni di dollari complessivi nei prossimi 5 anni.
Con questo contratto, il due volte MVP diventa il titolare dell'accordo più remunerativo della storia NBA. Non è andata tanto peggio a Bradley Beal, 251 milioni per i prossimi 5 anni, Karl-Anthony Towns, 224 milioni per i prossimi 4 anni, Ja Morant, 231 milioni potenziali in 5 anni, base di partenza di 193, e proprio in questi minuti a Zion Williamson, che nonostante le tante incognite fisiche sembra vicino a strappare un'estensione di 5 anni alle stesse cifre della point-guard dei Grizzlies, ovvero 231 milioni.
E infine, delle superstar, Devin Booker ha sottoscritto un nuovo accordo con i Phoenix Suns che garantiranno 214 milioni dal 2024/25 e per i 5 anni successivi al loro esterno. Cifre importanti anche quelle di Lu Dort, non una stella ma giocatore incredibilmente migliorato e dal futuro radioso, che firma un nuovo accordo da 87.5 milioni per i prossimi 5 anni con i giovani e ambiziosi OKC Thunder, e dell'emergente Anfernee Simons di Portland, uno dei giocatori maggiormente migliorati quest'anno, che dopo la stagione dell'esplosione firma un assegno di 100 milioni per i prossimi 4 anni.
Gli accordi dei free agents
La mezzanotte era anche il via ufficiale per offrire ai giocatori liberi sul mercato un nuovo contratto e anche in questo caso – in barba alle severe regole NBA sul tampering (contattare un giocatore mentre sotto contratto con un'altra squadra) – allo spirare delle 00.00 italiane (le 18:00 in America) le tante trattative evidentemente portate avanti nelle ultime settimane hanno visto la luce. Jalen Brunson, dopo un'annata da protagonista coi Dallas Mavericks, ha accettato la corte dei New York Knicks firmando un accordo da 104 milioni totali per i prossimi 4 anni.
Molto attivi i Philadelphia 76ers, che hanno aggiunto a roster due ex compagni di James Harden agli Houston Rockets ovvero PJ Tucker (33 milioni in 3 anni) e Danuel House (annuale da 8.5 milioni), e i Los Angeles Lakers, che a dispetto della scorsa off-season scelgono giocatori giovani raggiungendo accordi con Lonnie Walker IV (annuale da 6.5 milioni), Troy Brown Jr (al minimo salariale), Damien Jones (biennale con opzione a suo favore nel secondo anno) e Juan-Toscano Anderson, in uscita dai Warriors campioni NBA (un anno al minimo salariale). In fermento anche i Brooklyn Nets, che in attesa di esaminare tutte le proposte per i partenti Kevin Durant e Kyrie Irving hanno rifirmato Patty Mills con un biennale da 14.5 milioni e Nic Claxton per 20 milioni complessivi fino al 2024/25.
Firme minori nelle cifre ma non per questo trascurabili sono quelle di JaVale McGee a Dallas (triennale da 20 mililoni), Andre Drummond ai Chicago Bulls (6.6 milioni per i prossimi 2 anni), Marvin Bagley III e Kevin Knox ai Detroit Pistons (37 milioni per 3 anni il primo, 6.5 milioni per 2 anni il secondo), Jae'Sean Tate con gli Houston Rockets (22.1 milioni per il prossimo triennio), Nicolas Batum e Amir Coffey che restano ai Los Angeles Clippers rispettivamente con un biennale da 22 milioni e un triennale da 11.
I campioni NBA 2021 dei Milwaukee Bucks si muovono con intelligenza rifirmando Bobby Portis con un quadriennale da 49 milioni e Wesley Matthews con un annuale, come di un anno è l'accordo con l'ex Jazz Joe Ingles, che aggiungere playmaking e tiro da fuori che attorno a Giannis non fanno mai male. Victor Oladipo resta a Miami con un annuale da 11 milioni, Minnesota aggiunge Kyle Anderson in uscita dai Grizzlies con un biennale da 18.3 milioni. I Trail Blazers, dopo l'aggiunta via trade di Jerami Grant e l'estensione di Simons, mettono le mani sul campione NBA Gary Payton II, che firma un accordi di 3 anni e 28 milioni complessivi impossibile da pareggiare per i Warriors.
I prossimi a muoversi: c'è anche il Gallo
Tra i giocatori ancora in attesa di nuovi accordi, estensioni o scambi, spicca innanzitutto il nostro Danilo Gallinari, conteso in queste ore da Miami Heat e Boston Celtics. L'offerta annuale da 10.5 milioni dei Minnesota Timberwolves non ha fatto breccia nel cuore del Gallo, che vuole salutare l'NBA giocando per il titolo.
James Harden è formalmente free agent ma ha già comunicato ai 76ers di voler rifirmare un accordo a cifre inferiori per consentire alla squadra maggiore flessibilità sul mercato, Zach LaVine sembra indirizzato a firmare nuovamente con i Chicago Bulls, mentre è molto più incerta la situazione di DeAndre Ayton, su cui c'è l'interesse di tante squadre ma che potrebbe anche essere una delle contropartite che porteranno Kevin Durant ai Phoenix Suns. Attendono offerte anche Kevon Looney, Carmelo Anthony, Otto Porter, Mitchell Robinson, Jusuf Nurkic, Bruce Brown, Collin Sexton, Donte DiVincenzo, Dennis Schroder, Blake Griffin e Ricky Rubio per citare i più importanti. La mattinata statunitense, nel frattempo, è iniziata: per il prossimo uragano è questione di ore.