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Il grande cuore di Michael Jordan: dona 10 milioni di dollari per esaudire i desideri dei bimbi malati

Il sei volte campione della NBA s’è fatto un regalo speciale in occasione del 60° compleanno: una donazione record per aiutare “Make a Wish”. È l’associazione molto vicina ai ragazzini che possono vedere realizzati i loro desideri impossibili.
A cura di Maurizio De Santis
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Michael Jordan è una delle celebrità più richieste dall'associazione molto vicina ai bimbi ammalati.
Michael Jordan è una delle celebrità più richieste dall'associazione molto vicina ai bimbi ammalati.

Venerdì 17 febbraio Michael Jordan compirà 60 anni, l'ex campione della NBA ha pensato bene di farsi (e fare) un regalo speciale. Nessun oggetto di lusso. Nessun capriccio da straricco, che sia un'auto oppure un "ninnolo" che vale un occhio della testa.

No, la stella del basket americano spegnerà le candeline sulla torta dopo aver donato 10 milioni di dollari alla organizzazione "Make a Wish", un'associazione di beneficenza che si occupa di esaudire i desideri dei bambini che sono affetti da malattie gravi. La sua collaborazione è iniziata dal 1989 ed è tra i più richiesti dai ragazzini (e dalle famiglie) che grazie a lui riescono a trovare un sorriso nonostante tutto.

L'ex campione della NBA ha fatto una donazione da record all'ente.
L'ex campione della NBA ha fatto una donazione da record all'ente.

Nessuno mai aveva versato tanti soldi per l'ente, Jordan lo ha fatto con il cuore definendosi onorato di aver contribuito, oggi come in passato, alla causa. "Testimoniare la loro forza e resilienza durante un periodo così difficile della loro vita è stata davvero una fonte d'ispirazione", ha ammesso l'ex star della palla a spicchi.

La donazione di Jordan ha un valore prezioso non solo dal punto di vista economico: da un lato alimenta i fondi in salvadanaio per rendere possibili quei sogni espressi dai piccoli; dall'altro ha un potere emotivo fortissimo come testimoniato da uno studio recente (Wish Impact Study) che spiega come i desideri e l'attesa per la loro realizzazione abbiano un ruolo importante nel processo di guarigione. Fiducia, gioia, speranza per il futuro fanno parte del correo accessorio del percorso (anche) psicologico che i bimbi e i loro cari si trovano ad affrontare.

Il sei volte campione della NBA, ora proprietario degli Charlotte Hornets della NBA, si è avvicinato a "Make A Wish" da oltre 30 anni. Grazie a lui molti ragazzini sono riusciti a toccare con mano, a vedere realizzate le loro richieste ed è così amato che nel 2008 venne insignito del ruolo di ambasciatore dell'associazione con una motivazione bellissima e molto toccante: "per l'impatto che ha cambiato la vita" di molti piccoli.

Non è finita. Jordan ha espresso un altro desiderio ancora: il miglior regalo di compleanno che gli si possa fare è uno in particolare, lo ha spiegato lui stesso nel post condiviso sui social dall'associazione. "Non riesco a pensare a un dono migliore che vedere gli altri unirsi a me nel sostenere Make-A-Wish in modo che ogni bambino possa sperimentare la magia di realizzare il proprio desiderio".

Jordan benefattore, donò 100 milioni per la lotta al razzismo

L'ex stella della palla a spicchi è molto sensibile a tematiche sociali di grande impatto. Qualche tempo fa, dopo la morte di George Floyd, ucciso da un poliziotto che lo aveva fermato, donò 100 milioni di dollari per la lotta al razzismo. Una cifra devoluta per finanziare quelle organizzazioni che si spendono "per garantire l’uguaglianza razziale, la giustizia sociale e un maggiore accesso all’istruzione". Auguri, Jordan. E che Dio di benedica.

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