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Il conflitto ucraino e il terremoto sul basket europeo: Daniel Hackett pronto a dire sì a Bologna

Il perdurare del conflitto ucraino ha avviato una lenta ma progressiva fuga di giocatori dalle squadre russe. Tra questi, c’è anche Daniel Hackett.
A cura di Luca Mazzella
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Daniel Hackett, in procinto di lasciare il CSKA
Daniel Hackett, in procinto di lasciare il CSKA

Un terremoto è pronto a scuotere il basket europeo, cambiando tanti dei rapporti di forza e delle gerarchie che fino a pochi giorni fa sembravano consolidati. Con la folle guerra iniziata da Vladimir Putin contro l'Ucraina, infatti, la pallacanestro del vecchio continente si è trovata davanti a una serie di delicate questioni da dirimere vista l'escalation di violenza degli ultimi giorni, con effetti importanti sulla geopolitica del basket.

In primis la partecipazione delle squadre russe alle competizioni come Eurolega e Eurocup – risolto con la sospensione di CSKA Mosca, Lokomotiv Kuban, Unics Kazan (squadra in cui milita come GM l'ex giocatore di Milano Claudio Coldebella) e Zenit San Pietroburgo fino a nuovi e positivi risvolti – e alle altre coppe FIBA (Basketball Champions League e Europe Cup) in cui, decisione di ieri, si è stabilito che tutte le squadre e i rappresentanti (arbitri compresi) russi non potranno più partecipare fino a nuovi aggiornamenti. Il problema emerso subito dopo è quello relativo alla posizione contrattuale di tanti giocatori che stanno abbandonando il Paese per mettere in sicurezza prima di tutto le loro famiglie. E mentre la VTB League (il campionato nazionale russo) ha annunciato la volontà di proseguire la stagione senza interruzione alcuna nonostante i tanti giocatori in fuga, tra i tanti che si sono imbarcati in queste ore spicca una vecchia conoscenza del campionato italiano e dell'Italbasket, come Daniel Hackett, già visto nel bel Paese con la maglia di Treviso, Pesaro Milano e Siena e in Nazionale dal 2007 al 2019, prima di dare l'addio all'Azzurro.

L'ex playmaker della Nazionale ha infatti lasciato il CSKA e la Russia proprio poche ore dopo il ritorno a casa di moglie e figli, ma sarebbe attualmente in cerca di una risoluzione contrattuale che gli consenta di approdare con un accordo pluriennale ai campioni d'Italia della Virtus Bologna, che colta l'occasione di mercato non ha esitato un secondo prima di mettere le mani su uno dei talenti più luminosi della pallacanestro azzurra, ai massimi livelli in Eurolega proprio nelle settimane pre-conflitto (MVP delle giornate 20 e 21).

Per il 34enne sarebbe pronto un contratto fino al 2023 con possibilità di rinnovo, da 1.5 milioni di euro complessivi. L'aggiunta di Hackett offrirebbe a coach Sergio Scariolo un ulteriore difensore di altissimo livello che con Pajola costituirebbe un vero e proprio muro per gli esterni avversari, in un reparto dove fare canestro tra Teodosic, Belinelli e Mannion non sarà mai un problema. Le V nere inoltre sembrano pronte a cogliere ulteriori opportunità sul mercato, con Johannes Voigtmann (sempre del CSKA) e Jordan Mickey entrati nei radar della squadra bolognese.

Le decisioni Eurolega contro la Russia

L'ECA (Euroleague Commercial Assets) già ieri si era espressa con un durissimo comunicato che ha portato poi all'espulsione dei 4 team sopra citati, a cui sono seguite le parole di Jordi Bertomeu, CEO Eurolega: "Siamo sconvolti dai terribili eventi che si stanno verificando in dopo l'invasione da parte della Russia. Euroleague Basketball e le sue squadre sono molto radicate nelle loro comunità. In una situazione come quella che abbiamo oggi, è nostra responsabilità sostenere queste comunità e dare voce alle loro convinzioni. Lo sport non può essere mediato dalla politica, ma non possiamo rimanere passivi davanti a una crisi sociale così terribile, con tanta sofferenza di persone innocenti e vedendo il sostegno che le nostre comunità in tutta Europa hanno espresso al popolo". Nei prossimi giorni inoltre è previsto un nuovo meeting tra le squadre per discutere della possibile cancellazione dei risultati delle squadre sospese, con conseguenze importanti sulla classifica. Eurolega ha inoltre sospeso la partnership con VTB Bank, tra i main sponsor della competizione.

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Gli altri giocatori che abbandonano i club russi

Una lista infinita di giocatori stranieri sta abbandonando giorno dopo giorno le squadre russe, provando a negoziare rescissioni nel caso di contratti in scadenza a giugno, proprio come Hackett, o pronti a battaglie legali coi rispettivi team di appartenenza in caso di accordi più lunghi. La schiera di lituani impegnati in VTB ha scelto in blocco di lasciare il Paese, con Adas Juskevicius e Eigirdas Zukauskas (Parma Perm) che hanno salutato la Russia assieme all'allenatore (anche della nazionale sovietica) Kazys Maksvytis e Arturas Gudaitis, Mindaugas Kuzminskas (dello Zenit, che ha perso anche l'ex NBA Shabazz Napier), più il vice presidente del Lokomotiv Ginas Rutkauskas già rientrati in patria.

Stessa decisione è stata presa da Jarrell Bantley, Jordan Loyd e Tyson Carter, coi tre americani che hanno lasciato rispettivamente l'Unics Kazan e lo Zenit San Pietroburgo per tornare negli States. Dal CSKA, oltre a Daniel Hackett, sono partiti anche Kevin Pangos, Tornike Shengelia, Iffe Lundberg, Marius Grigonis, il citato Johannes Voigtmann e Joel Bolomboy. Anche diverse giocatrici della WNBA impegnate nell'Euroleague Women (non essendo contemporanei i due campionati sono molte le atlete pro americane che passano l'off-season giocanddo in Europa) con squadre russe hanno espresso la loro intenzione di lasciare il paese. Insomma, una vera e propria rivoluzione che sta cambiando faccia alla pallacanestro europea.

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