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Il bel gesto di Monty Williams, che ha fatto i complimenti a Milwaukee: “Ci avete reso migliori”

Pochi minuti dopo la cocente sconfitta di gara 6, Monty Williams, il coach dei Phoenix Suns, battuti nella finale NBA, ha voluto congratularsi personalmente con tutti i suoi avversari, omaggiandoli con poche ma significative parole che tanto dicono della cultura sportiva vincente di un coach che, pur vedendo trionfare Milwaukee, omaggia Giannis e compagni nel miglior modo possibile.
A cura di Luca Mazzella
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Non deve essere facile condurre le Finals 2-0, le prime Finals della tua carriera, per poi subire la rimonta, perdere il fattore campo, lottare per 3 partite consecutive cadendo proprio nei minuti conclusivi e infine vedere i tuoi avversari festeggiare. Non è mai semplice accettare la sconfitta, i precedenti sono tanti e in realtà fanno anche più rumore di quello che dovrebbero. L'Inghilterra che dopo la finale di Euro 2020 non accetta la medaglia e si dà alla fuga verso gli spogliatoi, per quanto da italiani ci abbia infastidito, non ha compiuto nessuna reale scorrettezza se non quella di lasciar prevalere la delusione e la frustrazione per un successo sfiorato e evaporato sul più bello. Da uomini prima ancora che da atleti, sono emozioni comuni nel bene e nel male.

Eppure, con una città intera a omaggiare il suo Dio greco Giannis, con 65.000 persone all'esterno del Fiserv Forum e 18.000 all'interno, con champagne, telecamere, coriandoli ovunque sul parquet e fuori dal parquet, il coach dei Phoenix Suns Monty Williams è riuscito a interpretare nel modo più nobile possibile il concetto di sconfitta. La sconfitta che per tutti è necessaria, come fosse uno step propedeutico e doveroso per instillare la mentalità vincente e riscattarsi alla prima occasione utile, ma che non è appunto vissuta allo stesso modo da tutti gli strepitosi interpreti del mondo dello sport. Con i Bucks in piena festa e gli spogliatoi colmi delle persone più vicine e intime coi giocatori invitate alla grande festa, un esausto Monty Williams si è avvicinato a Giannis Antetokounmpo facendosi spazio tra la folla e, con una flebile voce devastata dalle urla in partita e più in generale da un gioia strozzata in gola, ha rivolto bellissime parole a tutti i suoi avversari.

"Mi volevo solo congratulare con tutti voi, da coach Bud e tutti i ragazzi, per questa vittoria. È stata una grande esperienza, avete reso me un coach migliore, avete reso noi una squadra migliore. Bravissimi tutti"

Per Monty, che ha condotto Phoenix dalle 19 vittorie di due stagioni fa alle 34 dello scorso anno, il suo primo sulla panchina Suns culminato nel perfetto 8-0 di record nella bolla di Orlando non sufficiente però per la qualificazione Playoffs, aver portato la squadra fino a questo punto resta un traguardo straordinario. 51 vittorie stagionali, eliminazione dei Lakers campioni NBA per 4-2, dei Nuggets finalisti di Conference in carica per 4-0 e dei più quotati a inizio stagione Los Angeles Clippers per 4-2, prima di cedere davanti allo strapotere di Antetokounmpo e alla maggior esuberanza fisica dei Bucks. Un punto di partenza in vista del 2021/22, che Chris Paul permettendo vedrà ancora Phoenix tra le pretendenti all'anello ai nastri di partenza. Con un coach di questo tipo, costruire una cultura vincente non è un problema. Lo dicono i risultati in primis, i gesti in subordine. Proprio come quello bellissimo di stanotte.

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