Griner si dichiara colpevole in Russia: Putin vuole scambiarla con il “mercante della morte”
Forzare la mano sul processo e sulla condanna della star del basket statunitense Brittney Griner, attualmente detenuta in Russia, per arrivare a uno scambio di prigionieri. È la strategia che c'è dietro la vicenda della cestista arrestata il 17 febbraio scorso (prima dell'invasione in Ucraina) all'aeroporto Sheremetyevo di Mosca con l'accusa di traffico di droga.
Nella sua valigia erano stati ritrovati confezioni di vaporizzatori contenenti olio di cannabis. Gli agenti che perquisirono il bagaglio la bloccarono immediatamente e da allora è iniziato il lungo calvario della carcerazione preventiva in attesa di processo.
Durante l'ultima udienza – come riportato dall'agenzia Tass – la campionessa olimpica s'è dichiarata colpevole. Dovesse essere questo anche il verdetto della corte, rischierebbe una condanna fino a dieci anni in cella. Griner sarà in aula di nuovo il 14 luglio ma il suo percorso giudiziario appare segnato.
La vicenda della stella dei Phoenix Mercury ha un retroscena inquietante. A svelarlo ai microfoni di Fox News Digital è stata Rebekah Koffler, ex ufficiale dell'intelligence statunitense di origine russa.
Nella sua versione dei fatti ci sono due punti fermi: il primo, impossibile che in Russia – in questo momento storico/politico internazionale – siano indulgenti con l'americana, sul cui capo pendono imputazioni molto gravi; il secondo, condanna e detenzione della giocatrice di basket potrebbero essere usate come merce di scambio per proporre un baratto di prigionieri.
"Putin e il Cremlino vogliono scambiare Brittney Griner con Viktor Bout, conosciuto come il mercante della morte – le parole di Koffler -. L'intero processo verrà utilizzato come strumento per negoziare la liberazione".
Bout, nato nel '67 in Tagikistan (ex Repubblica Socialista che rientrava sotto l'egida dell'Urss), è un ex tenente dell'esercito russo e trafficante d'armi. A marzo del 2008 fu arrestato a Bangkok dalla polizia thailandese in un'operazione condotta in collaborazione con la DEA. Attualmente è in carcere negli Stati Uniti per scontare una condanna all'ergastolo per traffico d'armi.
Stati Uniti e Russia hanno effettuato di recente un altro scambio: a fine aprile Mosca disse sì al rilascio dell'ex marine statunitense Trevor Reed e in cambio ottenne la liberazione di Konstantin Yaroshenko, pilota russo finito in cella con l'accusa di traffico di droga negli Stati Uniti.