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Grande Italbasket alle Olimpiadi: batte in rimonta la Germania 92-82, Gallinari chirurgico

Gli Azzurri soffrono contro una Germania che tira con percentuali clamorose, ma aggiustano il tiro in difesa nell’ultimo quarto e coi fondamentali canestri di capitan Melli e Simone Fontecchio portano a casa la prima vittoria Olimpica. Bene anche Tonut e Pajola, chirurgico Gallinari che non forza niente e gioca da leader.
A cura di Luca Mazzella
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Vittoria, ma quanta fatica! L'Italbasket batte in rimonta la Germania 92-82 nella prima partita del girone di qualificazione delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Una gara sofferta, coi tedeschi capaci di tirare col 47% da tre (15/32) e trascinati fino alla fine dal playmaker Maodo Lo, autore di 24 punti, e dalla fisicità di un sorprendente Isaac Bonga. La risalita azzurra porta le firme di un enorme Nico Melli, che dopo un brutto primo tempo gioca una ripresa da assoluto protagonista, ma soprattutto di Stefano Tonut e Simone Fontecchio, autori di 18 e 20 punti, col primo in uscita dalla panchina.

Chirurgico Danilo Gallinari (18 punti), che entra come meglio non poteva nel gruppo, tira poco ma segna 6 delle 9 conclusioni prese. A completare l'opera, la difesa da MVP di Alessandro Pajola che è letteralmente ovunque sul parquet. Il 24-10 dell'ultimo quarto rimette la partita sui binari giusti, e dopo una lunga sofferenza gli Azzurri escono di prepotenza sulla distanza e, superata la tensione dell'esordio, iniziano nel migliore dei modi.

Il secondo match dell'Italbasket è in programma mercoledì 28 luglio, alle ore 10.20, contro la corazzata del girone e squadra tra le più accreditate per la vittoria finale: l'Australia di Patty Mills. Se l'atteggiamento però è quello visto nel secondo tempo, ci possiamo divertire.

La cronaca della partita

L'Italia inizia bene in attacco con un 5-0 targato Simone Fontecchio che segna prima la tripla dall’angolo e poi recupera palla involandosi in contropiede per la schiacciata. Non è da meno Nico Mannion, che inizia con due canestri di fila senza minimamente patire la pressione di un palcoscenico così importante ad appena 20 anni. Il problema è la nostra difesa però: cerchiamo di intasare il pitturato per negare ai tedeschi penetrazioni e punti in avvicinamento, e di pronta risposta la Germania inizia un festival delle triple con Lo e Obst precisissimi dal perimetro. Sacchetti prova a trovare energie dalla panchina inserendo Alessandro Pajola e soprattutto Danilo Gallinari, che si presenta con un bel canestro dal post-basso seguito subito dopo da un "2+1" con libero trasformato per il 27-19 per la Germania. Dalla second-unit si alza anche Michele Vitali, che segna la tripla del -7 prima dell'ennesima sfuriata offensiva dei nostri avversari, che chiudono il primo quarto sul 32-22 tirando con il 62% dall'arco.

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Nel secondo parziale Sacchetti trova ottime risposte da un Riccardo Moraschini molto concentrato sulle due metà campo, ma ogni tentativo di rimonta è condizionato a una metà campo difensiva troppo generosa con la Germania nei primi 10 minuti. Non a caso, alzando e di molto la pressione sui portatori di palla tedeschi e continuando sapientemente a ruotare tutti gli uomini a disposizione, l'Italia inizia la prima, prepotente rimonta, con un break di 10-0 che dal 43-33 ci porta al 43 pari anche grazie all'impatto difensivo di Pajola, che nonostante i due falli a carico gioca con la solita aggressività. La distrazione sul tiro finale di Moudo Lo ci manda al riposo sul -3 ma la partita sembra essersi definitivamente accesa e equilibrata, con la Germania che sembra tornare coi piedi per terra e a percentuali sostenibili anche per noi. Sensazione che dura poco, perché in apertura di terzo quarto ancora Lo, ben supportato da Obst, torna on fire per il nuovo allungo tedesco sul 57-48. Nel peggior momento della nostra partita e moralmente schiacciati dall'ennesima sfuriata offensiva dei tedeschi, troviamo nell'orgoglio di Nico Melli la forza di rimontare: tripla su assist di Mannion, palla recuperata e altri 2 punti in contropiede. Al resto pensa Simone Fontecchio con 2 triple intervallate da un clamoroso errore in appoggio del "Nico" dei Warriors.

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Sulla seconda, l'Italia mette addirittura il naso avanti sul 63-62. La Germania però è dura a morire e trova nuovi eroi oltre a quelli già citati: questa volta è Isaac Bonga a vestire i panni del go-to-guy dei nostri avversari, con un tiro da 3 al quale replica Gallinari sempre da oltre l'arco. La paura e lo sconforto per un'ennesima rimonta che rischia di essere schiacciata dalla mira dei tedeschi dal perimetro sembrano prendere il sopravvento e nonostante l'appoggio di Stefano Tonut in chiusura di quarto iniziamo gli ultimi 10 minuto sotto di 4 punti. Da lì, inizia il capolavoro: la Germania segna appena 10 punti grazie a un lavoro enorme difensivo di Alessandro Pajola che guida e accende tutti i suoi compagni. Stefano Tonut guida un attacco che sembra riprendere la fiducia di quello visto contro la Serbia, e dopo il canestro di Wagner per l'82-80 tedesco ci riportiamo avanti con Fontecchio per non voltarci più, completando poi l'opera con Melli e Gallinari.

Finisce 92-82, col brivido e con almeno 30 minuti di spaventoso livello di gioco della Germania in serata di grazia. Contava vincere per ipotecare almeno il terzo posto del girone, ma con Australia e Nigeria bisognerà scendere in campo con un atteggiamento diverso sin dalla palla a 2. Intanto, nel segno degli eroi di Belgrado, con un ritrovato Melli e il miglior Gallinari possibile ad entrare nel gruppo senza manie di protagonismo, iniziamo come meglio non si poteva.

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