Giannis Antetokounmpo: l’apolide diventato capocannoniere Nba
Stanotte ha segnato il suo record assoluto di punti in Nba, ma gli addetti ai lavori dicono già da un paio d’anni che Giannis Antetokounmpo è un predestinato. Uno di quei fenomeni che nascono una volta ogni dieci anni per intenderci. Con i suoi 44 punti i Milwaukee Bucks hanno superato Portland per 113-110, ma non bastano le cifre a rendere l’impatto del 22enne atleta nato in Grecia: nell’ultimo minuto infatti è protagonista anche con due recuperi e una stoppata decisivi per battere Portland. Giannis, che per la complessa lettura del suo cognome era stato soprannominato ‘The Alphabet’ è un giocatore totale, prezioso in tutto gli aspetti del gioco. E quest’anno ha iniziato il campionato più difficile del mondo alla grande come dimostrano i 38 punti di media.
Giannis Antetokounmpo nasce nel sobborgo ateniese di Sepolia il 6 dicembre del 1994. In realtà nasce come Giannis Adetokunbo, da genitori nigeriani giunti in Grecia tre anni prima. Il padre Charles ha un passato da calciatore, la madre Veronica invece è stata una saltatrice in alto. La famiglia Adetokunbo è composta anche da altri quattro figli, ovvero i più grandi Francis e Thanasis (visto in Nba e protagonista con la Grecia quest’estate), oltre ai minori Alexis e Kostas.
A parte Thanasis, che gioca con il Panathinaikos fra Eurolega e la massima serie greca, tutti gli altri vivono negli Usa dove Giannis li ha voluti al suo fianco. Così lo scorso 29 settembre quando è scomparso il padre Charles per il campione dei Bucks è stata durissima. Per il capostipite della famiglia un infarto a soli 54 anni. “Non c’è mai stato un giorno della mia vita in cui lui non c’era per me. Lui c’è sempre stato. Da quando è qui non ha mai perso una mia partita. Ed era felice, davvero felice”, racconta Giannis.
Eppure la vita della famiglia Antetokounmpo è davvero complicata fin dall’inizio. I genitori sbarcano il lunario facendo tanti piccoli lavoretti, dal babysitter al tuttofare. Mentre i figli già da piccoli cercano di essere utili facendo gli ambulanti per le strade del capoluogo ellenico. Nei pochi momenti liberi Giannis e Thanasis si ritrovano al piccolo campetto di Sepolia, dove nel 2007 sono notati da Spiros Velliniatis, allenatore del Filathlitikos, squadra della seconda serie greca. Proprio il tecnico ellenico di origini greche racconta qualche anno dopo che Giannis avrebbe preferito giocare a calcio piuttosto che a pallacanestro.
Dopo l'accordo con il Filathlitikos cambia la situazione della famiglia: i genitori trovano un lavoro grazie alla società greca e i due fratelli Giannis e Thanasis si mettono in mostra prima nel vivaio e poi nella prima squadra del club in A2. A notare Giannis sono per primi gli osservatori del CAI Saragozza, ma subito dopo arrivano anche gli scout Nba. Sono in tanti a osservare questo bimbo di oltre due metri e dell’apertura alare impressionate. Giannis però non ha il passaporto greco, ma neanche quello nigeriano. Di fatto è un apolide, non ha cittadinanza dunque non ha passaporto. E così non potrebbe neanche volare in Nba qualora venisse scelto al draft del 2013. Così un mese prima il governo greco gli concede la cittadinanza greca: Giannis Adetokunbo diventa Giannis Antetokounmpo, ed è scelto dai Milwaukee Bucks ad appena 18 anni.
Nella sua prima stagione Oltreoceano il giovane greco inizia a far intravedere il proprio talento: 6.8 punti, 4.4 rimbalzi e 1.9 assist. Un giocatore totale, capace di fare tante cose. E un atleta in costante crescita, tecnica ma anche fisica come dimostrano gli otto centimetri in più di altezza che mette insieme nel suo primo anno di Nba. Crescono anche le sue cifre, tanto che nella scorsa stagione diventa il primo giocatore Nba a concludere nelle prime venti posizioni nelle cinque principali voci statistiche: punti, rimbalzi, assist, recuperi e stoppate. In queste prime tre gare della stagione Giannis ha fatto anche meglio visto che è attualmente il capocannoniere di tutta la Nba. La favola del piccolo Adetokunbo è appena iniziata, dai sobborghi di Atene ai vertici del campionato più bello del mondo con fame e passione.