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Elena Leuchanka dal basket al carcere in Bielorussia: aveva detto basta al regime

Elena Leuchanka, campionessa di basket bielorussa, ha raccontato in un’intervista i 15 giorni di detenzione della 37enne cestista dopo le proteste contro il presidente Aleksandr Lukashenko. Elena ha raccontato i giorni trascorsi in cella in cui non gli era stato concesso neanche di fare una doccia. Ma soprattutto della determinazione del popolo: “Sono fiera di essere bielorussa”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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"Hanno aspettato che arrivassi in aeroporto per arrestarmi. Era una provocazione o una dimostrazione di potere". A parlare è Elena Leuchanka, in un'intervista a La Repubblica. La cestista 37enne bielorussa era stata arrestata lo scorso mese di ottobre con l'accusa di ‘violazione dell’ordine di organizzare eventi di massa e insubordinazione agli agenti di polizia'. Condannata a 15 giorni di detenzione, Elena aveva preso parte a due manifestazioni per protestare contro il presidente Aleksandr Lukashenko per denunciare brogli nelle presidenziali del 9 agosto e per chiedere nuove votazioni: "Abbiamo detto basta quando abbiamo saputo di arresti di massa e soprusi in carcere".

La cestista ha aiutato la sua Nazionale di basket alle qualificazione per le Olimpiadi 2008 di Pechino e quelle del 2016 a Rio e ha giocato anche nell'NBA femminile vincendo anche un bronzo negli Europei in Italia nel 2007. Nel suo racconto, Elena ha raccontato i giorni trascorsi in cella in cui non gli era stato concesso neanche di fare una doccia. "Dormivo su una panca o fogli di giornale piazzati su reti metalliche" ha detto prima di evidenziare come il popolo bielorusso debba continuare a combattere per la libertà: "Vogliamo una democrazia".

Elena Leuchanka: la campionessa di basket arrestata in Bielorussia

Elena aveva firmato un documento contro le autorità con altri 600 atleti. Gli sportivi chiedevano appuntano la fine delle violenze da parte della polizia e il rilascio dei vari prigionieri politici. Gli atleti hanno voluto alzare la voce chiedendo ciò che stava cercando di ottenere da tempo l’opposizione guidata dalla candidata alla presidenza, Svetlana Tikhanovskaya. "Sono orgogliosa di essere bielorussa" ha detto nell'intervista Elena che ha messo in evidenza la forza di un popolo che merita la sua libertà. Ma ha raccontato anche di quella detenzione arrivata quasi a sorpresa.

"Nella cella eravamo in cinque e Non avevamo riscaldamento né acqua calda – ha detto – Lo scarico del wc non funzionava, non ho fatto neppure una doccia in 15 giorni". Elena Leuchanka era stata arrestata all’aeroporto internazionale di Minsk mentre tentava di lasciare il Paese per motivi legati a cure mediche e riabilitative programmate in Grecia. "Hanno voluto dare una dimostrazione di potere – ha ribadito la campionessa bielorussa – Forse provocarmi. Non so darmi altra spiegazione". Ma quella detenzione non le ha di certo tolto l'energia, diventata uno dei simboli della rivolta bielorussa quasi al femminile: "Non potrei stare zitta e non possiamo fermarci".

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