Draymond Green infuriato, un tifoso lo ha minacciato durante il match: gli arbitri gli danno ragione
L'incontro di NBA tra i Milwaukee Bucks e i Golden State Warriors ha rischiato di prendere una bruttissima piega. La sfida valida per la massima lega americana di basket, è stata contraddistinta da un episodio negativo, che purtroppo si è verificato anche in altre occasioni. Protagonista uno dei giocatori della formazione ospite, Draymond Green, che ha letteralmente perso le staffe chiedendo l'intervento degli arbitri, provvidenziale per evitare il peggio.
Il cestista classe 1990 di Golden State in occasione del terzo quarto ha iniziato ad inveire contro qualcuno sugli spalti. Green ce l'aveva in particolare con un tifoso, anch'egli particolarmente arrabbiato. Quest'ultimo, come ricostruito poi in un secondo momento, avrebbe rivolto al quattro volta all-star, parole molto pesanti. Da qui ne è nata una conversazione infuocata, con il giocatore dei Warriors che è stato trattenuto dagli arbitri e dai funzionari.
Come è andata a finire? Che il sostenitore è stato espulso dal palazzetto, come mostrato poi in un video circolato sui social, con la sicurezza che non ha dunque perso tempo per intervenire. Nel post-partita è stato lo stesso Draymond Green a tornare sull'argomento, chiarendo che la situazione stava prendendo una piega pericolosa. Stando alle sue parole, il tifoso, avrebbe addirittura minacciato di morte, il giocatore.
Quest'ultimo a quel punto non ci ha visto più e si è sfiorato lo scontro fisico. Ed è quello che lo stesso Green ha fatto capire agli arbitri, invitandoli a prendere provvedimenti prima che perdesse la pazienza pronto anche allo scontro fisico: "Sai, ero così vicino per tuffarmi, mi piace andare fino in fondo. Ma poi sono tornato indietro e ho raccontato tutto al funzionario, che ha detto ‘oh, deve andarsene di qui. Deve uscire'". Ed effettivamente così è stato.
Non è la prima volta che accadono situazioni simili nei palazzetti che ospitano la NBA. Un celebre precedente è quello che vide protagonista LeBron James che chiese nel 2021 durante un match in Indiana di interrompere un match per allontanare due tifosi. Ha fatto molto scalpore anche la furia di Westbrook, che non ha digerito insulti pesanti, rispondendo con egual durezza. In tal senso emblematiche proprio le dichiarazioni di LeBron: "Quando entrano in gioco gesti e linguaggio osceni, non può essere tollerato. C'è una differenza dal tifare per la tua squadra e non volere che l'altra squadra vinca".