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Dennis Rodman racconta la folle notte con Kim Jong-un: “Donne e vodka, eravamo ubriachi persi”

La leggenda del basket Dennis Rodman, famoso per i suoi eccessi dentro e fuori dal campo, ha raccontato i retroscena del primo incontro con il dittatore nordcoreano Kim Jong-un: “Stavamo cenando ed eravamo ubriachi, quando Kim iniziò a cantare. Ad un certo punto arrivarono diciotto ragazze con la colonna sonora del telefilm Dallas, e alcuni pezzi di Pearl Jam, Van Halen e Rolling Stones”
A cura di Marco Beltrami
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Dennis Rodman e Kim Jong-un, ovvero la strana coppia. Il leggendario ex cestista americano, tutto genio e sregolatezza, ha raccontato i dietro le quinte dell'incontro con il leader nordcoreano avvenuto in occasione di una tournée al seguito degli Harlem Globetrotters in terra orientale. Curiosi i retroscena rivelati dal "verme" che ha svelato di aver vissuto una serata di festeggiamenti sfrenati con il dittatore, con tanto di belle ragazze e vodka a fiumi.

Dennis Rodman racconta il primo incontro con Kim Jong-un in Corea del Nord

In occasione di un podcast registrato con l'ex pugile Mike Tyson (pronto al ritorno sul ring a 53 anni), Dennis Rodman ha parlato del suo primo incontro con il dittatore Kim Jong-un, avvenuto in occasione di una partita in Corea del Nord con gli Harlem Globetrotters. L'ex icona del basket capace di vincere cinque titoli NBA, famoso per i suoi atteggiamenti sopra le righe in campo e fuori non conosceva il leader del Paese orientale: "Stavo pensando di fare uno show con autografi o giocare a basket. Non sapevo nulla della Corea del Nord. Dopo una partita che non giocai, pensavo mi volessero arrestare e invece degli agenti mi portarono sulle tribune. Lì ho incontrato Kim Jong-un ma non sapevo chi fosse. Mi chiese ‘ti piace il mio Paese?' E gli risposi di sì. Poi lui mi disse ‘Abbiamo chiesto a Michael Jordan, ma lui non è venuto e allora lo abbiamo chiesto a te'".

La folle notte di Dennis Rodman e Kim Jong-un, festa con donne e vodka

Il 58enne ex cestista e i leader 36enne dopo le formalità di rito, si conobbero meglio in una cena molto particolare. Kim Jong-un infatti invitò Rodman presso la sua abitazione con un post-cena a dir poco movimentato: "Stavamo cenando ed eravamo ubriachi, quando Kim iniziò a cantare – racconta il "verme" – e non avevo idea di cosa dicesse. Ad un certo punto arrivarono diciotto ragazze con la colonna sonora del telefilm Dallas, e alcuni pezzi di Pearl Jam, Van Halen e Rolling Stones". 

Rodman e il cellulare controllato dalla Corea del Nord

Nessuna battuta di politica o temi internazionali, con i due che da allora sono diventati molto amici, al netto di qualche controllo di troppo: "Ho visto i missili e i militari nordcoreani, ma non abbiamo mai parlato di politica con Kim, sono andato lì solo per portare lo sport. Ci siamo sentiti spesso e mi hanno trattato sempre come uno di famiglia anche se quando sono rientrato negli Usa mi sono accorto che controllavano il mio telefono. Da allora ne uso uno vecchio e sto molto attento". A proposito poi delle speculazioni sulle condizioni di salute del dittatore, Rodman non ha dubbi e pensa che il suo amico stia bene.

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