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Curry fa il fenomeno e Golden State torna alla vittoria contro i Bucks senza Antetokoumpo

I numeri di Curry nell’ultima partita da NBA: segna 41 punti, con sei rimbalzi e quattro assist. Tira 14/21 dal campo con 30 punti a referto solo nel secondo tempo. I Warriors battono Milwaukee 122-121 nei secondi finali e tornano alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive. Senza Giannis (infortunato), è Curry a prendersi la scena, trascinando i suoi all’ultimo posto utile a ovest per entrare nei playoff.
A cura di Valerio Albertini
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41 punti, sei rimbalzi e quattro assist. Sono i numeri da fenomeno con cui stanotte Steph Curry è riuscito a far tornare alla vittoria i suoi Golden State Warriors nel match contro i Milwaukee Bucks, orfani di Giannis Antetokoumpo. La partita è equilibrata e si decide solo nei secondi finali: finisce 122-121 per i californiani, che possono tornare a sorridere dopo tre sconfitte consecutive e una sola vittoria nelle otto partite precedenti a quella con i Bucks.

Le sue statistiche contro i Bucks

Dopo i rumors degli ultimi giorni riguardo una sua insofferenza a San Francisco condita dal corteggiamento di LeBron James e le polemiche per la mancata partecipazione a Space Jam 2: A New Legacy, Steph ha risposto alla sua maniera: macinando punti. Ancora una volta, senza l'infortunato Klay Thompson, è lui a doversi prendere il peso offensivo della squadra sulle spalle: tira con 14/21 dal campo e 5/10 da tre punti. Da sogno i numeri del secondo tempo: 30 punti complessivi, 19 dei quali solo nel terzo quarto, con 10/14 al tiro. I Warriors erano sotto di 10 punti a quattro minuti dalla fine, ma Curry è riuscito a ribaltare il risultato pur essendo marcato da Jrue Holiday, uno dei migliori difensori della lega. Le parole a fine partita del suo allenatore, Steve Kerr, raccontano fedelmente ciò che è successo ieri sera:

Holiday ha fatto un gran lavoro in difesa contro Curry. Lo ha attaccato in continuazione, ha usato il fisico e ha provato a limitarlo. E Steph ha segnato 41 punti.

I numeri della sua stagione

I numeri contro i Bucks seguono il trend delle ultime prestazioni di Curry: prima di ieri rispettivamente 37 e 36 punti nelle sconfitte contro Atlanta Hawks e Miami Heat, 32 nella vittoria contro i Chicago Bulls. Nel match contro i Toronto Raptors, perso dai Warriors con un parziale di 53 punti (130-77), Steph era assente, altrimenti probabilmente non sarebbe finita così. I numeri della sua stagione parlano chiaro: media di 29.7 punti a partita, inferiore solo a quella della stagione da MVP. Tira con il 48% dal campo, il 41% da tre punti e il 93% dalla lunetta. Il 33 è ancora l'uomo decisivo per le sorti di Golden State, che con lui in campo ha il tredicesimo attacco della NBA, mentre senza ne ha uno dei peggiori della sua storia. I Warriors, al momento, sono all'ultimo posto utile a ovest per entrare nei playoff e se riusciranno a salvare la stagione lo dovranno, ancora una volta, a Steph Curry.

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