Così Nico Mannion ha conquistato Steph Curry: il rapporto speciale tra i due
Non sta andando bene per i Golden State Warriors in NBA: i playoff sono lontani con l'attuale 10 ° posto nella Western Conference. Ma al di là dei risultati e delle prestazioni della squadra c'è già una nota estremamente positiva in questa parte di stagione. E porta il nome di Nico Mannion che è riuscito a catturare l'attenzione di Stephen Curry e dello staff tecnico.
Dopo essere stato selezionato al secondo turno dai Warriors, lo scorso novembre come 48ª scelta del Draft 2020, Niccolò Mannion si è guadagnato il ruolo di playmaker di riserva quest'anno. La sua voglia e motivazione sono ciò che gli ha dato questa occasione proponendosi a tutti gli effetti, quale soluzione vincente al posto dello stesso Curry per gli anni a venire.
Curry ha dedicato gran parte del suo tempo per insegnare il mondo NBA a Mannion e a inserirlo nel modo migliore, creando un legame speciale. Anche perché i fili del destino legano Curry e Mannion al di là della semplice passione per il basket. Sono nati nella stessa data, il 14 marzo, anche se a 13 anni di distanza, ed entrambi hanno genitori con un passato sportivo uguale. Le due madri giocavano a pallavolo di alto livello mentre i due padri giocavano nella NBA.
Tutto ciò, unito alla voglia di diventare un grande giocatore a livello internazionale da parte di Mannion ha spinto Curry a credere e a scommettere in lui: ha iniziato a prenderlo da parte dopo gli allenamenti per insegnargli tutte le sfumature della marcatura a uomo, a difendere meglio e i movimenti fuori palla. E non è un caso se Nico è in costante crescita: ha realizzato la sua prima partita in doppia cifra in NBA, segnando 10 punti contro i Lakers l'11 marzo. Si ripete, qualche giorno dopo, il 15, sempre in doppia cifra nella sconfitta casalinga ancora contro Los Angeles e il 25 marzo trova il suo primo record NBA. Un high-career da 19 punti in 29 minuti sul parquet, condito da 3 assist, 62,5% da tre punti e 41,7% dal campo.