Cosa ha detto Pozzecco a Kerr dopo la fine di Italia-USA ai Mondiali: “Lui mi ha compreso”
L'Italia ha chiuso il suo cammino ai Mondiali di basket 2023 ai quarti di finale: gli Azzurri non hanno potuto nulla al cospetto degli USA, che hanno vinto per 100-63 e si sono presi il pass per le semifinali. La squadra di Gianmarco Pozzecco ha provato a rimanere in partita ma pian piano la superiorità degli americani è uscita e la differenza era troppa da poter pensare di compensare le lacune solo con voglia, grinta ed entusiasmo.
Dopo la gara il coach degli Azzurri si è espresso così in conferenza stampa: "Quello che rimarrà sarà la sconfitta, siamo amareggiati. Ma siamo nelle prime 8 squadre del mondo, nessuno ci credeva. I ragazzi sono meravigliosi, lo sono anche oggi. Ci spiace arrivare primi nel girone e pescare gli USA nei quarti. Lo avevo detto, serviva fortuna negli accoppiamenti. Avremmo dovuto giocare con la Lituania, ma pensavo di poter battere gli americani. Hanno tirato con il 50% da tre… Questa squadra ha un futuro, dobbiamo essere orgogliosi".
Poz ha proseguito analizzando il percorso fatto e sulle potenzialità di questa squadra: "Senza gli USA noi saremmo in semifinale, sono convinto di questo. Siamo sulla strada giusta, il presente è roseo e abbiamo anche un futuro da scrivere. Il merito è dei ragazzi, sono straordinari e ci hanno emozionato. Gli USA hanno giocato in modo stellare, abbiamo riempito l'area e ci hanno puniti da tre. Noi abbiamo sbagliato tiri aperti. Oggi siamo amareggiati, abbiamo alzato l'asticella e abbiamo fatto credere a tutti che potevamo vincere. Essere tra le prime 8 è un risultato storico".
Infine Pozzecco si è soffermato sul dialogo avuto con Steve Kerr, coach degli USA, dopo il fischio finale per spiegargli cosa aveva detto a Tyrese Haliburton durante la partita: "Abbiamo iniziato a parlare con alcuni giocatori. Volevo assicurarmi di non lamentarmi o litigare con loro. Gli ho solo detto che abbiamo parlato di qualche fallo, nient'altro. Volevo solo dirglielo. Sono stato giocatore e da allenatore non parlo con i giocatori. Non dovrebbe essere così".
Il CT azzurro ha rivelato che il collega americano ha affermato di ‘aver compreso la situazione' e che non vi erano problemi in merito.
L'unico momento in cui la tensione si è alzata era arrivato dopo lo scontro tra Melli e Ingram, con l'azzurro che aveva la peggio subendo un colpo in faccia dall’ex compagno di squadra a New Orleans. Tutta la panchina italiana aveva protestato e dopo una lunga revisione al monitor l'italiano aveva conquistato due liberi mentre per l'americano un antisportivo.
C'è stata una piccola polemica dopo la tripla di Bridges, ma tutto si è chiuso rapidamente: il cestita dei Brooklyn Nets dopo aver piazzato tre punti si è rivolto al suo solito con il gesto delle dita e la panchina azzurra non ha apprezzato particolarmente.
A parte queste due situazioni non c'è stato altro e gli USA hanno conquistato meritatamente le semifinali. L'Italia ha fatto sognare ma oggi non ha potuto nulla: essere tra le migliori otto del mondo dopo più di vent'anni è già un grande traguardo.